La propaganda tossica del successo

La scuola, ma più in generale lo studio, è stata una conquista che nel corso dei secoli ha dato la possibilità a quasi tutti di potersi istruire, realizzarsi, scoprirsi e diventare persone migliori. Anche se sono passati migliaia di anni, nonostante tutto, oggi c’è ancora chi purtroppo non ha la possibilità di studiare. L’istruzione è un qualcosa di sacro, fondamentale e intoccabile. Un diritto imprescindibile che, in quanto tale, deve essere garantito a tutti. I tempi che corrono però sembrano rovesciare quanto appena detto. Si ha l’impressione che ormai, questo bene inestimabile qual è l’istruzione, stia diventando un di più: un qualcosa che ha perso di importanza. La società attuale ci impone dei tempi che non ci permettono di usufruire e sfruttare al massimo il dono dell’istruzione e dell’educazione scolastica. Tutto quello che facciamo deve essere in funzione di una solo cosa: il successo.

Tutto subito e in fretta

Come detto, dobbiamo fare tutto il più veloce possibile perché il mercato non aspetta. Il mercato non aspetta che ognuno di noi possa prima provare a realizzare i suoi progetti. Il mercato ha bisogno tutto e subito. Il mercato non ti lascia scelta. O sei funzionale a esso oppure rischi di trovarti perso, senza nulla in mano.

Vuoi continuare a studiare? Bene, si può fare. Ma è necessario sapere che se non si studia qualcosa “spendibile” o appetibile per il mercato del lavoro, se ne pagheranno le conseguenze.

Significa che di fronte a un’ipotetica scelta tra una facoltà che piace davvero, che rappresenta una grande passione, e una invece magari meno interessante ma subito sfruttabile nel mondo del lavoro la maggior parte di noi sarà disposta a sacrificare i propri sogni per non ritrovarsi a piedi.

Studiare quel che serve e poi buttarsi nel mercato del lavoro. Offrirsi anche a prezzi stracciati, la gavetta la devono fare tutti. Essere disponibile a tutto. Se non si ottiene rispetto fa niente, un giorno è possibile arrivare più in alto di loro. Fare soldi a più non posso. È questa, ormai, la propaganda tossica a cui i giovani sono sottoposti continuamente.

Esempi negativi

Ne sono un esempio anche famosi imprenditori che si fanno portatori di messaggi poco incoraggianti. Vediamo per esempio Briatore. “Andare a studiare non serve a nulla. È sparito il mondo di fare impresa. Nessuno ha voglia di lavorare.”

Insomma, per lui l’istruzione è inutile e fa perdere tempo. È un po’ la teoria di molti. Inseguire il successo o la fama è più importante che costruire se stessi. Certo, viviamo in un mondo dove il denaro, che piaccia o meno, serve e non possiamo farne a meno. Dall’altra parte non tutti sono disposti a questa corsa estenuante verso il successo.

Lo stesso Elon Musk in un’intervista ha dichiarato che oggi giorno le università sono inutili poiché si può studiare tutto su internet. Certo, la rete offre e dispone di potenzialità infinite anche per quanto riguarda lo studio, ma non è minimamente paragonabile alle offerte formative universitarie, non solo sul piano didattico ma anche su quello umano.

Entrambi snobbano pubblicamente un’istituzione, l’università appunto, che ha contribuito a rivoluzionare e alle volte salvare il mondo nel quale viviamo, che ha dato la possibilità a milioni di persone di costruirsi un presente e un futuro solido, che ha permesso di migliorare la vita di tutti quanti, anche quella di chi come loro creano che essa sia ormai inutile.

In che direzione si va?

Davvero questa ostentazione al successo può considerarsi positiva? Far passare il messaggio che l’unica cosa che conta è arrivare sempre più in alto degli altri, che guadagnare è tutto nella vita, dove ci porterà? L’impatto che questo pensiero, condiviso da molti, ha sulle giovani generazioni non è da sottovalutare. Guadagnare molto e in breve tempo sta cominciando a diventare un obiettivo che molti si fissano. Questo è dovuto al fatto che si è circondati di esempi che dimostrano che alle volte è effettivamente così.

Se consideriamo per esempio le star del web (che possiamo considerare come un modo di fare impresa 2.0) da Youtube a Instagram, da TikTok a Twitch alcuni di questi hanno raggiunto picchi di successo in un lasso di tempo davvero ridotto. Ciò ovviamente spinge molti giovani a seguire questa strada che, nonostante appaia facile presenta delle complessità e delle insidie, sembra possa portare fama, successo e soldi a dismisura. Non è tutto ora ciò che luccica, e infatti non tutti raggiungono gli obiettivi desiderati.

Ricetta per guarire

Come possiamo quindi recuperare il valore dell’istruzione e anche del tempo? Attualmente la nostra società non sembra intenzionata a tirare il freno e ristabilire dei ritmi di vita più normali e giusti. Detto questo, non possiamo permetterci di perdere quei principi e quei valori su cui la stessa società si basa. Se viene meno la curiosità, la ricerca, la voglia di imparare e mettersi in gioco come possiamo far fronte alle sfide future che sicuramente il mondo ci riserva?

Abbiamo assolutamente bisogno di guarire da questa dipendenza dal successo, dalla fama e dall’ingordigia di ottenere qualsiasi cosa. E per farlo è necessario non perdere di vista le fondamenta su cui ci basiamo. Per ottenere risultati, di qualsiasi tipo, il sacrificio e il lavoro sono necessari e nulla è dovuto.

Nel nostro piccolo è giusto ringraziare chi ancora oggi spinge affinché tutti possano avere almeno la possibilità di continuare gli studi, di scoprire, integrare e specializzarsi in ciò che ritiene più opportuno.


Fonti:

youtube.com

Credits:

copertina

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