Terremoti e corruzione edilizia: qual è la situazione in Italia?

Il terremoto che è avvenuto recentemente in Turchia e negli altri stati circostanti tra cui Siria e Libano, ha dimostrato quanto siano fragili gli edifici costruiti dall’uomo.  Infatti, di fronte alla potenza della natura neanche le antiche opere costruite dai nostri predecessori possono resistere. La corruzione edilizia incrementa maggiormente la fragilità delle nostre case e monumenti. Ma qual è la situazione in Italia?

La corruzione edilizia

L’urbanistica non è una “scienza dura”, infatti non può stabilire connessioni inderogabili tra un certo problema e una decisione. Le scelte fatte dall’uomo sono frutto di interpretazioni, favoritismi, congetture che quindi non hanno connessioni dirette attraverso il sapere urbanistico ed edilizio. 

Molti comuni italiani sono campo di interesse per le mafie, che edificano abusivamente, deturpando il patrimonio urbano.

Nel 2021, secondo uno studio pubblicato su “The Journal of Law, Economics and Organization” dagli economisti Marco Di Cataldo dell’Università Ca’ Foscari Venezia e Nicola Mastrorocco del Trinity College di Dublino stima che l’infiltrazione criminale conduca a un aumento del 14% annuo nella quota di investimenti allocati su edilizia e rifiuti.  

I ricercatori, al fine di condurre la ricerca, hanno osservato la legge secondo cui le amministrazioni comunali possano essere sciolte per infiltrazioni mafiose. 

Si stima che oltre 240 amministrazioni comunali siano state sciolte in Italia da quando è stata introdotta questa normativa 

Il numero maggiore di comuni sciolti è presente in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Basilicata. 

Costruzione e ristrutturazioni 

Costruire non vuol dire solamente realizzare ex-novo ma anche modificare in modo sostanziale ciò che esiste già, ciò che è già stato costruito dall’uomo.

Gli enti appositi hanno il dovere e il compito di giudicare se le modifiche possano essere considerate ammissibili.

Ragioni di sicurezza ambientale  

Le ragioni di sicurezza ambientale riguardano i rischi naturali a cui si può andare incontro nel realizzare una costruzione in un dato luogo. 

Le costruzioni infatti interagiscono con la natura che le circonda e le catastrofi naturali. Tra queste ricordiamo i terremoti, i venti, le frane, come quella recente avvenuta a Ischia e di cui si parla ancora troppo poco. 

I territori vengono classificati su una scala di rischio alta per permettere la realizzazione e dunque dovrebbero essere scartati, secondo le norme e destinate ad altre attività. 

Perché si realizza la corruzione edilizia? 

I motivi per cui un soggetto può avere interesse nella realizzazione di un abuso edilizio sono numerosi: quello più semplice da analizzare riguarda il vantaggio economico legato alla mancata comunicazione delle attività di costruzione. I costi variano a seconda della tipologia di opera a cui si fa riferimento, in particolare in relazione alla sua volumetria 

Un altro motivo per cui può avvenire una costruzione abusiva implica l’abbreviazione dei tempi dell’intero processo costruttivo. 

Per ottenere il permesso infatti, i tempi di attesa sono molto lunghi e rallentano quindi l’intero processo produttivo. 

Cosa comporta un abuso? 

Il primo rischio che può comportare un abuso comprende una ridotta o totale mancanza di sicurezza come ad esempio il rischio idrogeologico. 

Colui che compie un abuso edilizio, accetta automaticamente la possibilità che possa verificarsi un evento calamitoso che potrebbe causare seri danni, economici e non, al fabbricato e a colui che lo occupa. 

Esempi italiani

Il 24 agosto del 2016, un terremoto di magnitudo 6 della scala Richter, colpì duramente un territorio molto vasto che comprende una porzione dell’Appennino centrale tra i comuni di Norcia e Amatrice. L’epicentro del sisma è stato individuato in provincia di Rieti, in prossimità del comune di Accumoli. Il sisma ha provocato la morte di 296 persone e 3000 sfollati. La conformazione del territorio di Amatrice e circostante, indica che non ci sono state modifiche durante il corso del tempo, dal 1984.

Il tessuto storico del paese era stato costruito con materiale caratteristico del luogo come ad esempio murature in pietrame, ciottolami, laterizi e malte. Da alcune immagini studiate e osservate dopo il terremoto e anche prima, si può osservare che ci sono stati collassi strutturali di edifici realizzati nel Dopoguerra, soprattutto nel centro storico di Amatrice.

In futuro

Il territorio italiano è quindi molto fragile, vulnerabile a eventi catastrofici, proprio come la Turchia e come altri Stati nel mondo.

La storia vuole insegnarci il rispetto e la correttezza di fronte ai luoghi in cui viviamo abitualmente affinché possano essere costruiti edifici e monumenti più resistenti, la società tutta deve imparare dagli errori del passato per non riviverli in futuro.


Fonti

unive.it

geopop.it

zanichelli.it 

studiotecnicopagliai.it

Credits

copertina

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