Eh signora mia, i giovani di oggi. Potresti vivere nella Milano del 2023 in piena battaglia del corsivoe o nel mesozoico circondato da stegosauri, la costante è sempre una sola: i giovani di oggi sono peggio di quelli di ieri. E lo sono sempre stati. Parrebbe proprio una lenta decadenza che parte da milioni di anni fa fino ad arrivare ad oggi. Perché i giovani sono sfaticati, cinici, disillusi, si drogano (mai una volta che mi invitano a un festino) ascoltano musica di merda e non hanno più i valori di una volta.
Chi afferma tutto ciò? Ma la mitica generazione X ovviamente, i post boomer, coloro che sono nati tra il 1965 ed il 1980 e che proprio in questi anni si sono iscritti per la prima volta nel registro dei rompigonadi generazionali. Vero è che queste etichette alfabetiche generazionali lasciano un po’ il tempo che trovano e si fa fatica a starci dietro ma, per intenderci, parliamo dei genitori dei pischelli che fanno i video su tiktok.
La discutibile logica degli X
Basterebbe un po’ di logica elementare per smontare tutte le asserzioni di cui sopra anche se fossero date per vere. Se tutto ciò fosse effettivamente così, se i giovani fossero davvero quella orrenda massa informe descritta dagli appartenenti alla generazione X, quale sarebbe la causa?
Se un’intera generazione di bambini cresce male sarà forse colpa dei genitori? Ossia quelli che ora salgono in cattedra proponendo assurdi giudizi e comparazioni col passato?
Forse la logica è amica degli xoomers quanto Putin dell’Ucraina, ma queste sono solo considerazioni a latere.
Responsabilità storiche
Chi sono gli xoomers per giudicare le generazioni successive? Stiamo parlando della generazione che, sicuramente per pura casualità, ha visto coincidere gli anni della propria maturità con quelli dell’inizio del declino Italiano.
Si tratta della base elettorale del berlusconismo, di quelli che hanno avuto in mano il potere economico mentre schizzavano debito pubblico ed evasione fiscale. Quelli che per decenni si sono pappati Striscia la Notizia e i cinepanettoni di Boldi e De Sica, quelli che hanno traghettato il panorama musicale italiano da De Andrè a Gabry Ponte. Di quelli che hanno più di tutti sulla coscienza la crisi climatica che stiamo vivendo ora. Davvero possono permettersi di dare lezioni?
Generazioni e generalizzazioni
“Ma io che c’entro in tutto questo, io non ho fatto nulla, non generalizzare“ il commento di un povero xoomers che dovesse imbattersi nelle mie parole potrebbe essere questo.
E avrebbe ragione! Generalizzare è sbagliato, le responsabilità storiche, se esistono veramente come concetto collettivo, non possono ricadere sul singolo individuo.
Ma allora perché per “i giovani” questo non vale? Perché si sentono continuamente frasi generalizzatrici (basate su stupidaggini) come la non voglia di lavorare e il vivere “nell’agio” (che poi quelli che dicono questi si sono evidentemente persi gli ultimi 15 anni di storia). Probabilmente gli xoomers hanno l’esigenza di scaricare su una generazione successiva le accuse che quelle precedenti hanno scaricato su di loro.
Praticamente si tratta di un gigantesco telefono senza fili inter-generazionale del cagamento di cazzo.
Esistono certamente delle similitudini, dei punti di riferimento in comune tra individui che condividono più o meno lo stesso periodo di nascita. E sicuramente vi sono anche delle responsabilità storiche da addossare ad ogni generazione, così come dei meriti. Questo non significa affatto che tutti i membri di una generazione siano automi identici creati con lo stampino. Sarebbe davvero un incubo vivere in un mondo popolato di Gen X e boomers che scrivono tutto il giorno commenti sgrammaticati su facebook e poi vanno al bar a ripetere battute truci con gli amici parlando di calcio e di figa; Millenials in crisi esistenziale sentimentale e lavorativa ricoperti di tatuaggi di Harry Potter e zoomers depressi che fanno balletti su tiktok mentre cercano di mobilitarsi per salvare il pianeta con una borraccia ed una diretta su twitch. Per fortuna non è così, ogni individuo è un mondo a parte….vero?
Pace per i nostri tempi
Una pace intergenerazionale è possibile?
L’ormai Santa Alleanza tra boomers e xoomers seppellirà l’arrugginita ascia di guerra per lasciare alle nuove generazioni le chiavi di casa? Queste ultime abbandoneranno il loro atteggiamento di vendetta passivo-aggressivo ed inizieranno a vedere i vecchi rancorosi con la giusta compassione e comprensione?
Solo il futuro potrà dircelo. Ossia quando saremo anche noi abbastanza vecchi per stare dall’altra parte.
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