Perché ci piace il complotto

Qui è Andrea di Elzevirus che vi parla, da un nascondiglio segreto, presso una montagna segreta di un paese segreto appartenente a un mondo segreto che nessuno vi ha mai detto perché parte di un progetto segreto per trasformare l’umanità in miliardi di robot mutanti. Ma tranquilli, noi abbiamo capito il gioco dei potenti e vi salveremo dal complotto!

We love complotto

Perché ci piace il complotto? Molto probabilmente perché non ci piace la scienza, o perché non ci piace il fatto che alcune cose sono essenzialmente così come le vediamo. O Forse perché abbiamo letto da giovani troppi libri della collana “Piccoli Brividi” e ammiriamo a dismisura tutto ciò che è brutto e mostruoso. O meglio ancora, perché vogliamo mostrarci più furbi e intelligenti degli altri e con queste pazze teorie vogliamo risolvere i problemi del mondo. Peccato che la vita non sia un sudoku o la settimana enigmistica.

Idee stravaganti, senza senso e con un filo conduttore degne di un film hollywoodiano hanno sempre preso più piede all’interno della nostra società. Le teorie del complotto sono sempre esistite, ma con l’accesso alle notizie e alle pagine online sembra che questo mercato nero produca sempre maggiori nuove dottrine oscure e malefiche. Negli anni stiamo assistendo alla nascita di nuove teorie complottiste e al rafforzamento di quelle già esistenti. Gli ultimi due anni ne sono un esempio assoluto: prima sono nate quelle contro l’esistenza del Covid-19, successivamente quelle contro le case farmaceutiche e di conseguenza quelle relative ai vaccini. Si sentiva e si sente ancora oggi di tutto e di più.

Vi consiglio, quando non volete vedere un horror su Netflix, di fare un giro sui social network, sulle pagine no-vax o simili, per sentire qualche storia malata e fantascientifica. Non odiatemi però se il risultato è paragonabile a leggere una moltitudine di barzellette.

Perché ci incasiniamo la vita?

Se provate a fare qualche ricerca seria sul web a proposito di vecchie e nuove teorie vi renderete conto che molte di queste sono complesse e non subito comprensibili. Nel corso della storia sono state inventate regole, teorie, e modelli sì complicati ma per provare a facilitare la vita umana. Gli schemi matematici ed economici, per esempio, possono sembrare a prima vista difficili da decifrare, ma almeno quando fai la spesa sai che se una mela costa 20 euro c’è qualcosa che non funziona! Invece no, per chi ama il complotto è diverso. A loro piace l’indecifrabile, piace il casino, piace non risolvere il problemi ma crearne di nuovi. Mannaggia a voi!

Con questa storia dei terrapiattisti poi non ne parliamo. Mi sono sempre fatto mille problemi per via del fuso orario per vedere l’NBA in diretta alle 3 di mattina, questo perché la terra essendo rotonda ha appunto vari fuso orari, e quello tra USA e Italia è molto differente. Se invece la terra fosse piatta il sole splenderebbe per tutti allo stesso tempo. Che meraviglia! E invece no, per colpa di questi “terratondisti” dovrò continuare a puntare la sveglia e andare al lavoro con gli occhi gonfi. Punti di vista, ci mancherebbe.

Oltre a queste teorie anche simpatiche diciamo, le quali a scuola avrei studiato magari più volentieri rispetto a quelle tradizionali, più noiose e mainstream in confronto a queste novità, ce ne sono alcune che hanno veramente dell’oscuro e malvagio. QAnon e i rettiliani per esempio. La prima, una teoria di estrema destra pro-Trump che afferma che l’ex Presidente degli USA sia il vero difensore del popolo americano e della democrazia, entrambi minacciati invece da politici di sinistra e dal Deep State, persone che non conosciamo e che tra le altre cose, sono protagonisti (secondo i complottisti) di atti satanici e di pedofilia, il cui obiettivo è quello di controllare il mondo. Il test di fisica quantistica credo sia più intuibile rispetto ad una teoria del genere.

Nemico comune

Una cosa c’è da dire in merito a tutto questo. L’affiatamento di questi gruppi. Nonostante la difficoltà (comprensibile visto l’esempio sopra) di trovare tra di loro una linea unica per tutti in merito alle loro teorie, essi portano avanti senza stancarsi le loro idee strampalate. E in tutto ciò riscontriamo quella che è una caratteristica principale, ovvero la focalizzazione su un nemico comune. Brutta storia questa, quella di puntare il dito contro qualcuno e incolparlo dei mali peggiori.

Proprio come quando l’uomo con i baffetti voleva distruggere chi non apparteneva ad una “razza” delineata, una moltitudine di questi gruppi complottisti vuole sbarazzarsi dei cosiddetti poteri forti, di chi detiene il potere e di chi secondo loro agisce alle nostre spalle, cospirando e progettando una moltitudine di disgrazie per il mondo intero. E inoltre vedono con un cattivo occhio chi non la pensa come loro e questo non fa altro che fomentare e alimentare questo circolo malato di idee.

Creduloni

Tanti sono i motivi, spiegati psicologicamente e scientificamente, del perché siamo abbastanza inclini a credere e ideare complotti. Approvazione sociale, seguire le masse, farsi vedere “ribelle” e controcorrente dagli altri e perché, diciamolo, siamo testardi come muli.

Ci piace pensare che sotto qualsiasi cosa si nasconda un non so che di misterioso e oscuro, qualcosa che è più in alto di noi ma che in qualche modo riusciamo a scovare. Nonostante molte persone che vivono per il complotto abbiano un curriculum scolastico alla pari di quello di Pierino, hanno questa capacità di trasformarsi allo stesso tempo in economisti, fisici, storici, medici e in mille altre professioni per svelarci i segreti di questo mondo.

Vorrei essere un complottista anche io, così eviterei di stare ore sui libri e avrei la capacità di inventare nuove regole e teorie a mio piacimento. Uffa, tutte le fortune agli altri. E se invece non posso esserlo perché c’è qualcuno ai piani alti che non vuole che lo diventi perché sta progettando di farci diventare tutti dei computer viventi e ci tiene all’oscuro di tutto?

Mmh…è un buon inizio per una nuova teoria malsana, ci lavoro su, magari faccio il botto!

 

Fonti:

wired.it

focusjunior.it


Credits:

Copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *