Sogni: meglio non averne

Sui sogni.

“Che cosa vuoi fare da grande?”

“Mi piacerebbe fare L’astronauta, lo scienziato o il calciatore. Oppure l’archeologo. E perché no, anche il pilota di Formula 1 non mi dispiacerebbe”

“Ma no carissimo, stai sbagliando tutto! Sai bene che questi sono solo sogni da bambino. Pensi davvero di poter guadagnare attraverso questi lavori? O meglio ancora, pensi davvero di riuscire a raggiungere questi obiettivi senza tener conto della grana?”

“Del doman non v’è certezza…”

In questo mondo così cinico e materiale, c’è ancora davvero spazio per i sogni? Conviene ancora dare false illusioni alle nostre piccole creature, lasciarli fantasticare riguardo a progetti che non realizzeranno mai? Perché il succo è questo: l’incertezza e il denaro (sembra un ossimoro ma è così) la fanno da padroni.

L’incertezza, perché non sai mai cosa ti può accadere da qua a un secondo, o in un arco temporale di anni. I soldi, beh, è quasi inutile spiegare il perché della loro importanza su questo pianeta. No money no party, purtroppo.

Qualche certezza comunque esiste ancora. Il problema però è che comporta una serie smisurata di rinunce. Sei vuoi essere sicuro di raggiungere la tua zona comfort in un futuro non molto lontano, puoi benissimo ripararti in quei settori che mai andranno in crisi. Come fare il becchino o l’estetista, lavori che fanno sempre buoni affari (con tutto il rispetto) in qualsiasi situazione.

Il sogno

Se invece sei testone e proprio non vuoi smettere di volare con la fantasia, allora in bocca al lupo. Sappi che nessuno ti regalerà niente e che probabilmente non riuscirai comunque a raggiungere quello che vorrai. Perché, mi direte voi. Beh, perché semplicemente questa nostra strana e infame società non dà a tutti le stesse possibilità e perché ha quel dannato vizio di chiedere sempre soldi anche quando non ne abbiamo.

Quindi è impossibile seguire una nostra passione che esenti dalle prospettive lavorative? Cioè, mi state davvero dicendo che vorreste inseguire un vostro sogno senza pensare a come campare nel frattempo? Bella battuta questa! Pensate davvero che la nostra società sia così cara, gentile e premurosa? Beh, questo sì che è proprio un sogno.

Ci sono stati tanti film dove il protagonista partiva privo di qualsiasi bene primario e tra mille avventure e peripezie, alla fine, riusciva a conquistare il suo tanto desiderato sogno. Però appunto erano film

Futuro

Il futuro, agli occhi di molti giovani, sembra sempre incerto, privo di novità e con poche sorprese. Insomma, mai una gioia, come al solito. C’è chi, davanti a una domanda di iscrizione all’università, ha paura a inviare la richiesta di ammissione perché l’indirizzo che ha scelto e che tanto vorrebbe praticare è uno dei meno ricercati. Quindi che fare? Sacrificare la propria passione per spostarsi su qualcosa che sicuramente porterà ad avere un impiego ma che ti farà andare a lavoro svogliato e senza prospettive? A voi l’ardua sentenza.

Facciamo così: da una parte possiamo continuare a coltivare il nostro piccolo sogno; magari lo teniamo lì in un angolo, sempre pronto per qualsiasi evenienza, e ogni tanto lo spolveriamo, ricordandoci quanto era bello essere spensierati e pieni di fiducia da piccoli (Sigh!).

Dall’altra, nel frattempo, pianifichiamo la nostra vita per cercare di renderla più sicura possibile, per entrare in quel cerchio dove nasci-cresci-rincorri i soldi-li trovi-muori. In questo modo possiamo dire, in ogni caso, di “avercela fatta”. Insomma, ribaltiamo il sistema, il sogno diventa il piano B mentre la monotonia a la comfort-zone il piano A.

Meglio non averne, di sogni

Dunque, signori e signore, è inutile rincorrere quel maledetto sogno nel cassetto che tanto vorrebbe essere avverato. Rimbocchiamoci le maniche, accontentiamoci di ciò che riusciamo a racimolare e speriamo che la pensione arrivi il più presto possibile. Perché qui non si vive di speranze, ma bensì di contratti a progetto e di retribuzioni medioevali. Armiamoci di forza di pazienza e spirito di sacrificio, le uniche cose che ci rimangono.


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