L’Italia dopo le elezioni

Giorgia Meloni è, dallo scorso 22 ottobre, a capo del governo italiano. Si tratta della prima donna a ricoprire questo ruolo. Tuttavia, non è sicuramente questo primato ad aver alimentato le principali discussioni. Ma a che punto siamo? Come è l’Italia dopo le elezioni?

Le elezioni del 25 Settembre

Partiamo dalle elezioni, che hanno portato l’insediamento del nuovo governo. Il 25 settembre scorso, infatti, gli italiani sono stati chiamati al rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Già dai primi spogli si è delineato il risultato definitivo: il trionfo assoluto del centrodestra. 

Infatti, la coalizione di centrodestra, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, ha ottenuto il 44 per cento dei voti, di cui il 26 per cento è stato raccolto da Fratelli d’Italia. I suoi alleati, Lega e Forza Italia, hanno raccolto il 9 e l’8 per cento.

Per quanto riguarda la coalizione di centrosinistra, il Partito Democratico ha raccolto il 19 per cento dei voti, mentre l’alleanza formata da Sinistra Italiana e Verdi è arrivata quasi al 4 per cento. Il partito +Europa è di poco sotto al 3 per cento. Analizzando i risultati degli altri partiti, invece, il Movimento 5 Stelle ha guadagnato il 15 per cento dei voti, mentre l’alleanza Azione e Italia Viva il 7 per cento. 

elezioni

Elezioni dell’astensionismo

Queste elezioni hanno segnato un primato di cui andare poco fieri: c’è stato, infatti, un record di astensionismo. Infatti, solo il 64 per cento degli aventi diritto si è recato alle urne, segnando il record delle elezioni politiche con meno affluenza in tutta la storia repubblicana.

Chi sono i ministri che formeranno il nuovo governo?

Qualche giorno fa, sono stati annunciati anche i nomi dei nuovi ministri, che andranno a costituire il nuovo governo.

  1. Alfredo Mantovano – Sottosegretario alla presidenza
  2. Lorenzo Fontana – Presidente della Camera dei deputati
  3. Ignazio La Russa – Presidente del Senato
  4. Antonio Tajani – Vicepremier e Ministro per gli affari esteri
  5. Matteo Salvini – Vicepremier e Ministro per le infrastrutture e le mobilità sostenibili
  6. Matteo Piantedosi – Ministro dell’interno
  7. Carlo Nordio – Ministro della giustizia
  8. Guido Crosetto – Ministro della difesa
  9. Giancarlo Giorgetti – Ministro dell’economia
  10. Adolfo Urso – Ministro delle imprese e del made in Italy (ex sviluppo economico)
  11. Francesco Lollobrigida – Ministro per l’agricoltura e la sovranità alimentare (ex politiche agricole)
  12. Gilberto Pichetto Frantin – Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica (ex Transizione ecologica)
  13. Marina Calderone – Ministro del lavoro e delle politiche sociali
  14. Giuseppe Valditara – Ministro dell’istruzione e del merito (ex Istruzione)
  15. Anna Maria Bernini – Ministro dell’università e della ricerca
  16. Gennaro Sangiugliano – Ministro della cultura
  17. Orazio Schillaci – Ministro della salute
  18. Daniela Santanché – Ministro del turismo
  19. Luca Ciriani – Ministro dei rapporti con il parlamento
  20. Paolo Zangrillo – Ministro della pubblica amministrazione
  21. Roberto Calderoli – Ministro degli affari regionali e delle autonomie
  22. Sebastiano Musumeci – Ministro per il sud ed il mare
  23. Andrea Abodi – Ministro per lo sport e per i giovani
  24. Eugenia Roccella – Ministro della famiglia, della natalità e delle pari opportunità
  25. Alessandra Locatelli – Ministro della disabilità
  26. Elisabetta Casellati – Ministro delle riforme
  27. Raffale Fitto – Ministro degli affari europei, della coesione territoriale e del PNRR

Gli ideali di La Russa e di Fontana

Moltissimi di questi nomi sono stati al centro di diverse polemiche, nel passato (anche recente), che in questi ultimi giorni sono riaffiorati. Ad esempio, si è discusso molto riguardo al nuovo Presidente del Senato. Ignazio La Russa, infatti, non ha mai nascosto la sua passata simpatia nei confronti del fascismo. Ha fatto molto discutere, infatti, tempo fa, un video in cui mostrava, esposti in casa sua, diversi busti di Mussolini. Nel corso degli anni, poi, si è lasciato andare a diverse dichiarazioni discutibili, come “Siamo tutti eredi del Duce” e “Io non direi mai che il fascismo è il male assoluto“.

La figura di Lorenzo Fontana, attuale Presidente della Camera dei deputati, è molto discussa a causa delle sue idee sui diritti civili. Fontana, infatti, si è dichiarato apertamente contrario all’aborto, ma anche alle unioni civili e all’educazione sessuale nelle scuole. Nel corso degli anni ha inoltre affermato l’esistenza della “teoria del gender”, secondo cui gli studi scientifici riguardo al genere sono, in realtà, un espediente per distruggere la famiglia e l’ordine naturale della società.

Le polemiche e le idee dei nuovi ministri

Partiamo da Roberto Calderoli, nuovo ministro degli affari regionali e delle autonomie. Nel 2013 si era reso protagonista di alcune dichiarazioni infelici ai danni di Cécile Kyenge, all’epoca ministro per l’integrazione, dicendo “Quando la vedo non posso non pensare ad un orango”. Nel 2006, invece, si era mostrato in televisione indossando una maglietta con una vignetta contro Maometto. In un’altra occasione aveva affermato che “l’Islam non è una civiltà“.

Alessandra Locatelli, nuovo ministro per la disabilità, ha ricoperto diverse cariche istituzionali, tra cui quella di vicesindaco di Como. Durante il suo mandato ha fatto parlare di sè per le sue proposte contro i senzatetto. Si ricorda, infatti, quando vietò la possibilità di fare l’elemosina ai senzatetto. Ha inoltre ordinato di sparare getti d’acqua, tramite idropulitrici, sui clochard che dormivano per strada. Negli anni si è anche schierata contro immigrati e contro la comunità islamica.

Eugenia Roccella, ministro della famiglia, della natalità e delle pari opportunità, si è dichiarata anti-abortista, dicendo che “l’aborto è il lato oscuro della maternità“. Inoltre, si è schierata contro l’eutanasia e contro le unioni civilidicendo che “vanno verso la fine dell’uomo”.

Daniele Santanchè, ministro per il turismo, è ricordata per affermazioni come: “Io sul comodino ho una testa del duce in legno” e “Rivendico con orgoglio di essere fascista, se fascista vuol dire cacciare a pedate nel sedere i clandestini e gli irregolari”.

Guido Crosetto, nuovo ministro della difesa, è finito al centro delle polemiche nel 2013, quando si è scoperto che la sua laurea in economia, certificata sul sito della Camera dei deputati, era in realtà falsa.

Carlo Nordio, ministro della giustizia, aveva scatenato l’ira generale quando aveva dichiarato: “Se una persona dicesse che metterebbe i pedofili al muro, con il ddl Zan sarebbe incriminabile perché la pedofilia è un orientamento sessuale“.


Fonti: 

lifegate.it

it.wikipedia.org 

ansa.it

ilfattoquotidiano.it

it.wikipedia.org

quotidiano.net

huffingtonpost.it

ilsipontino.net

today.it

fanpage.it

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