Lo psicologo è una figura professionale molto importante.
Oggi, dopo due anni di pandemia durante la quale molte persone hanno perso il lavoro e altre sono cadute in depressione, emerge una certa emergenza mentale, oltreché fisica.
Salute mentale
La salute mentale è alla base del benessere all’interno della società.
Negli ultimi anni, la nostra psiche e il nostro benessere mentale hanno subito diversi traumi, tra cui la pandemia, che ha rafforzato ancora di più la necessità di poter usufruire di uno psicologo.
Bologna e le proteste
A Bologna, nell’ultimo periodo, il Laboratorio di Salute popolare di Labas ha fatto richiesta affinché lo psicologo possa essere garantito a tutti, tra i giovani e i precari anche in Emilia Romagna.
In Campania e Lombardia questo servizio è già stato garantito.
Anche Palazzo d’Accursio ha ribadito questa urgenza.
La vicesindaca Emily Clancy del gruppo di Coalizione Civica, ha affermato che “la pandemia ha generato una sensibilità straordinaria sul tema della salute mentale“.
Studenti e disagi
Coloro che hanno subito disagi mentali e fisici maggiori durante la pandemia, sono stati proprio i ragazzi e gli adolescenti di tutta Italia e non solo.
Rinchiusi nelle loro stanze, esclusi dalla comunicazione e dalla socializzazione che sono importanti durante il periodo della crescita, molti hanno dovuto affrontare problemi e depressione.
Il problema riguardo la salute mentale era già diffuso prima della pandemia ed è dunque peggiorato maggiormente negli ultimi anni.
Problemi alimentari
Durante la pandemia, molte persone hanno anche sofferto di problemi alimentari quali anoressia e bulimia.
Questi problemi alimentari che sono sottovalutati dalle scuole e dai governi.
Segno di debolezza e d’interesse nei confronti di una generazione dilaniata dalla tecnologia e dalla poca comunicazione.
Scuole e ribelli
Ultimamente, nelle scuole di tutta Italia stanno nascendo sempre più spesso delle vere e proprie rivolte, gli studenti non riescono più a reggere il peso della DAD, ossia della didattica a distanza, e chiedono un intervento immediato da parte delle autorità competenti.
Questi due anni di didattica a distanza, infatti, hanno provocato danni irreversibili anche all’educazione dei ragazzi, poiché gli psicologi e i dottori hanno osservato una mancanza di attenzione prevalente, soprattutto, negli adolescenti che frequentano il liceo e le scuole secondarie.
Guerra e psicologia
Come se non bastasse, a martoriare l’anima di molti cittadini, non solo ucraini che stanno vivendo una tragedia inaudita. Infatti anche la paura della guerra e l’ansia per la gestione di questa influiscono notevolmente all’interno della nostra psiche.
Dopo essere usciti da un’emergenza, quella sanitaria, con la diminuzione dei casi di Covid-19, è nata in pochissimo tempo un’ulteriore emergenza: quella della fame, della morte e della povertà.
La possibilità di assistere i cittadini e i profughi provenienti dalle zone colpite dalla guerra, può risultare un atto di sostegno per la nostra stessa mente. Al tempo stesso, però, questa situazione di precarietà riguardo la sicurezza internazionale causa stress, ansia e depressione. Questo si riversa nei soggetti più fragili, come ad esempio anziani e giovani.
I docenti e la scuola
I docenti, oltre a formare i ragazzi e a rispettare i programmi scolastici, dovrebbero quindi dedicare ore riguardo l’emergenza in atto. Questo poiché è solo attraverso la comunicazione che le paure possano essere ascoltare, comprese e sradicate.
Il concetto che si definisce “panico da guerra“, secondo la Società italiana di psicologia, non può dunque essere rinnegato: la popolazione italiana ne sta soffrendo parecchio.
News e dipendenza
Secondo gli studiosi e gli psicologi, per contrastare i timori, consci e inconsci, può essere utile evitare la dipendenza da news, ossia il frequente e ossessivo desiderio d’informarsi riguardo la guerra, il fatto di leggere in continuazione le notizie che girano su internet. Molte, infatti, sono false e tendono a distorcere ulteriormente la mente delle persone e a pensare sempre più negativamente.
Speranza e futuro
Si dice spesso che i momenti più cupi della storia possano rafforzare l’anima, nella speranza dunque di ritornare a essere spensierati, è necessario tenere allenata la mente. Solo così si potranno superare questi momenti ed è dunque opportuno che lo psicologo di base possa accompagnare le persone lungo il percorso di vita.
La società tende a essere restrittiva e poco incline alle novità, le persone non accettano il fatto che si possa essere aiutati dallo psicologo, ma la prima crescita personale parte proprio dalla capacità di ammettere che si ha bisogno di aiuto.
Fonti:
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