Propaganda: I principi

Guida semiseria per aspiranti dittatori (parte 5)

Bentornat* piccola ragade della democrazia, oggi proseguiamo con una delle sezioni più pregnanti ed eroticamente interessanti del processo di instaurazione della tua dittatura: la propaganda.

Prima di capire come strutturare un’efficace campagna di propaganda è bene chiarire quali siano le regole fondamentali, a cavallo tra marketing e violenza psicologica.

La regola d’oro

Il nostro testimonial odierno, Joseph Goebbels, ci illustra quale sia la norma aurea della propaganda.

Eine Lüge muss nur oft genug wiederholt werden. Dann wird sie geglaubt.

(Affinché una bugia sia creduta deve solo essere ripetuta spesso).

Questo fenomeno, nella psicologia, prende il nome di effetto dell’illusione della verità, ed è un perverso e magico meccanismo della mente umana che rende qualsiasi puttanata una verità assoluta, tramite la semplice e continua ripetizione.

Neanche a dirlo, nella nostra campagna di fidelizzazione, abuseremo di questo interrutore psicologico come neanche un prete in una scuola elementare farebbe.

Semplificazione

Che i problemi della società possano essere dovuti ad una molteplicità di fattori differenti, tipo l’economia, lo sappiamo io, te ed altri pochi eletti. Non dimentichiamo però, che dovremo parlare a quella persona tipo individuata tramite i principi di qualche articolo fa.

Tu te lo vedi il pelato il del bar che ti spiega come una poca attenzione nei confronti dei trattati europei sottoscritti abbia contribuito a far emergere delle situazioni di criticità all’interno del Paese?

Esatto, nemmeno io. Però se gli dici che è colpa dei negri, spiegandogli la situazione con il linguaggio del bar, ci crede.

La seconda regola è, dunque, semplificare i ragionamenti ed i punti fermi. Pochi concetti e sempre uguali, espressi in maniera semplice.

Uniformità

Sempre in forza del principio di semplificazione, è necessario che il nemico sia unico e sempre lo stesso nel tempo e verso di quello deve essere ricondotta qualunque colpa o presunta tale.

Per esempio:

  • C’è la crisi economica: è colpa dei froci che hanno delle lobby in parlamento.
  • Le famiglie non fanno più figli: i froci stanno portando avanti un piano malefico per far sparire gli eterosessuali dal mondo.
  • l’inquinamento ambientale: i gas serra emessi dai froci che si perdono le scorregge, per via della loro sessualità, inquinano l’ambiente.

Il tenore è grossomodo questo ma puoi scegliere il pericolo sociale che più ti aggrada, in Italia, per esempio, gli immigrati vanno per la maggiore al momento.

Unanimità

Avevamo già trattato di come sia fondamentale che le diverse persone del popolo che desideri opprimere diventino un gruppo unico.

Questo risultato, in realtà, è anche semplice da ottenere in quanto si aggancia ad un istinto umano che è quello alla socialità.

Gli esseri umani vogliono istintivamente fare parte di un gruppo, il tuo compito è, banalmente, quello di creare un ambiente in cui questa massa possa identificarsi e cominciare a fidelizzare i primi sostenitori.

Non appena avrai una fronda stabile di seguaci si innescherà quello che in pseudoscienza si chiama Schneeballeffekt (si uso il tedesco perché più adatto ad una tematica dittatoriale, dai, seriamente, te lo vedi un dittatore serio che parla con accento britannico?).

Questo effetto si può molto liberamente interpretare come “effetto valanga”, ovvero una crescita esponenziale dei tuoi fedeli, dovuta ai proselitismi di quelli vecchi, una sorta di interesse composto.

Esclusione ed Esclusività

Se hai visto il film del 2008 Die Welle – L’onda, durante la lezione finale, il professore spiega come uno dei cardini di una dittatura è costituire una visione di “noi contro loro” ovvero, far passare il resto del mondo (quindi i non aderenti al tuo movimento) come nemici.

L’effetto è potentissimo perché da un lato rinforza la volontà dei tuoi sostenitori di fare parte del tuo progetto e, dall’altro, sopratutto quando inizia a diventare un fenomeno rilevante, si verifica una vera e propria corsa all’adesione, in forza dell’aura di desiderabilità che si crea intorno ad esso.

E’ un po’ come se fosse il fenomeno del momento a cui tutti desiderano prendere parte, per cui la gente è disponibile a fare file di nottate intere davanti alla tua sede pur di venire ricevuta.

Pensi che sia impossibile? considera che ci sono persone che dormono letteralmente davanti ai negozi di scarpe quando esce l’ultimo modello, è possibilissimo se vendi la tua ideologia come un paio di calzature alla moda…

Chiaramente, prima o poi, ci sarà la necessità di espellere qualcuno dal tuo movimento.

Ebbene fallo in modo plateale, rimarcando di come egli stia cercando di distruggere un qualcosa di così bello.

Questo rafforza l’identità di gruppo e ti dà dei sostenitori sempre più fedeli.

Religiosità

La gente non vuole capire, vuole credere.

Capire presuppone uno sforzo mentale che non tutti sono disponibili a fare, credere, invece, è molto più istintivo.

La massa vuole credere che tu sia la soluzione migliore a tutti i problemi che esistono (o che hai provveduto a far percepire come tali).

Presenta il tuo movimento con la sacralità di un’organizzazione religiosa e richiedi la massima fede.

Si devono fidare del tuo partito, devono credere in lui, solo così ti assicurerai lealtà inossidabile.

Conclusione

Adesso che hai compreso quali siano i principi dietro ad una propaganda di successo, sentiti libero di inventare la tua personale campagna e nel prossimo articolo analizzeremo le strategie operative e gli strumenti necessari a metterla in pratica.

Come dici, più che propaganda ti sono sembrate le istruzioni per un lavaggio del cervello su larga scala?

Siamo seri, pensi che un popolo intelligente e con capacità critica finisca in balìa di un dittatore?

Alessandro Procacci


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