Pubblicità rivoluzionarie: da Calvin Klein ad Apple

Jari Jones è una di quelle persone che, fino a qualche anno fa non avrebbero mai immaginato di poter essere la protagonista della pubblicità di un brand mondiale. Fortunatamente, però, i tempi stanno cambiando.
Ed è lei il nuovo volto di Calvin Klein. Si tratta di una modella di colore, che abbraccia il pubblico over-size e che ha alle spalle una storia di transizione sessuale.

modella curvy

Motto della pubblicità: PROUD IN MY CALVINS

Il nome della campagna, che è stata lanciata non a caso nel mese della lotta contro le discriminazioni sulla comunità LGBT, è “Proud in my Calvins“. Si cerca di sensibilizzare il pubblico americano e globale su argomenti di fondamentale importanza, come l’accettazione della diversità. Oltre a sostenere la comunità LGBT, questa campagna si schiera anche dalla parte del movimento “Black Lives Matter”, che sta scuotendo il territorio americano con proteste e manifestazioni di ogni tipo.

Insieme a Jari Jones, tra i tanti volti che sono stati selezionati per rendere omaggio all’accettazione, che dovrebbe ormai far parte della normalità, c’è anche il celebre cantante Pabllo Vittar.

FOR ONCE, DON’T DO IT

Un altro brand di rilevanza mondiale che ha preso posizione a seguito della tremenda uccisione di George Floyd è stato Nike. Il motto della compagnia, che incitava al coraggio e all’azione, è sempre stato Just do it mentre ora si è trasformato in “Per una volta, non farlo“. Un modo per invitare tutti a non fare, per l’ennesima volta, finta di niente. Non bisogna voltare le spalle ad un problema tanto grave e inaccettabile come il razzismo. Per una volta, bisogna agire in prima persona a sostegno del cambiamento e della rivolta.

IL CASO DEL 2018

Qualche anno fa, precisamente nel 2018, la stessa Nike ha scelto come volto rappresentativo Colin Kaepernick. Si tratta di un giocatore di football, che è diventato famoso poiché “colpevole” di essersi inginocchiato durante l’inno nazionale, in segno di protesta contro la discriminazione e il razzismo, nel 2016. Questo gesto è costato al giocatore il posto in squadra e le scontate critiche da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le critiche si sono poi riversate anche sulla compagnia, che è stata al centro di numerose rivolte sui social media.

THINK DIFFERENT: APPLE

Tornando indietro nel tempo, se consideriamo le strategie di marketing legate ad una componente etica, possiamo citare l’esempio di Apple, che si è da sempre contraddistinta per l’innovazione senza precedenti che ha proposto nel tempo. Alla fine degli anni 90 ha messo in atto una strategia pubblicitaria basata sullo slogan “THINK DIFFERENT”. Con questo motto si invitava il pubblico ad uscire dagli schemi, come hanno fatto celebri personaggi (per citarne uno, Martin Luther King). Solo ragionando con la propria testa e non facendosi influenzare dal giudizio della massa si può fare qualcosa di concreto per cambiare il mondo.

IL CASO DEL SOSIA DI PABLO ESCOBAR

Non ci sono solo casi di pubblicità che lanciano messaggi positivi. Purtroppo ce ne sono tantissime altre che hanno scatenato polemiche a causa del loro contenuto . Infatti capita spesso che, a forza di attirare l’attenzione del pubblico, non si rispettino valori quali il rispetto per qualsiasi tipo di razza, orientamento sessuale, cultura e pensiero. Fare anche solo una lista di tutte le aziende che si sono trovate al centro di una bufera mediatica, negli ultimi tempi come in passato, è impensabile. Infatti i casi sono veramente innumerevoli.

Solo per citarne una, come esempio, bisogna sottolineare come alcune aziende utilizzino toni ironici e provocativi per lanciare i propri prodotti. È il caso della lotteria latinoamericana “Kino“, che ha lanciato, alcuni anni fa, una pubblicità in cui compare un sosia del celebre narcotrafficante Pablo Escobar. Nonostante i toni assolutamente ironici, questo video ha scatenato diverse polemiche, poiché la comunità colombiana si è sentita offesa dall’utilizzo dell’immagine di un personaggio cosi controverso, che sicuramente non si è distinto per le sue buone azioni.


FONTI: CREDITS:
Leggo.it Copertina
minimegaprint Immagine 1
lofficeitalia Immagine 2
il Format
Confidencial Columbia

 

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