L’intelligenza artificiale negli ultimi anni ha fatto salti da gigante, progettando e presentando nuove tecnologie sviluppate proprio con l’intento e la finalità di poter comprendere, ma soprattutto di replicare, il linguaggio naturale umano. La più famosa attualmente è senza dubbio Chat GPT, acronimo di Generative Pretrained Transformer, arrivata a quota cento milioni di utenti attivi nel solo mese di gennaio a soli due mesi dal lancio. Quest’app altro non è che un chatbot di elaborazione del linguaggio naturale (detto Natural Language Processing) sviluppato da OpenAI, organizzazione no-profit con sede a San Francisco volta alla ricerca sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di migliorare il modo in cui si interagisce con la tecnologia. Al momento questa intelligenza utilizza degli algoritmi innovativi e avanzati per l’apprendimento automatico del linguaggio e mira a generare risposte quanto più simili a quelle umane.
Come funziona chat GPT?
Per far ciò Chat GPT è stata “addestrata” tramite gli Internet Archive Books, ossia attraverso tutto il materiale scritto fruibile e accessibile presente negli immensi meandri del web. Il suo obiettivo è quello di imitare in tutto e per tutto come e in che modo gli esseri umani scrivono e comunicano tra loro.
Seppur possa sembrare distopica come realtà, questa tecnologia di fatto sta contribuendo a rivoluzionare l’interazione con le macchine. Ciò rappresenta non solo un’importante innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale conversazionale, proprio perché permette di ricevere risposte personalizzate e non macchinose come fanno per lo più i chatbot comuni, ma anche per via della sua capacità di comprendere e analizzare il contesto di riferimento, e di conseguenza di poter generare il testo in modo del tutto autonomo.
Natural Language Processing
La tecnologia NLP (Natural Language Processing) è una branca dell’intelligenza artificiale che si occupa dell’interazione tra computer e linguaggio umano per elaborare e analizzare le lingue naturali. Di tale tecnologia si serve proprio Chat GPT, che permette non solo di comprendere le strutture e le varie sfumature del linguaggio umano, essenziali per generare risposte quanto più pertinenti e coerenti possibili, ma grazie all’uso di algoritmi di machine learning avanzati consente di far apprendere sempre qualcosa di nuovo alla macchina tramite le conversazioni con gli utenti. Così facendo il sistema sarà in grado di adattarsi a qualsiasi contesto di interazione, per offrire risposte sempre più naturali e personalizzate.
A cosa serve?
Uno dei primi utilizzi che viene fatto della Chat GPT si trova all’interno dei servizi clienti per gestire quelle che possono essere le domande più comuni e fornire risposte adeguate e immediate per migliorare sia quella che è l’esperienza del cliente con il servizio, ma anche per aiutare a ridurre il carico di lavoro degli operatori umani. Altro campo nel quale si colloca è quello della traduzione linguistica, dove può aiutare nella traduzione dei testi da una lingua all’altra in stile Google Translate, contribuendo però a una comunicazione più naturale e meno macchinosa. In campo sanitario, questo tipo di tecnologia inizia a essere usata per creare dei veri e propri sistemi di diagnosi automatizzati per supportare i pazienti. Mentre nel campo educativo si sta discutendo di quelli che potrebbero essere i benefici ma anche i pericoli che comporta.
Benefici e rischi nel sistema educativo e non solo
Se da una parte si sottolineano quelli che sembrano i benefici che offre la Chat GPT all’interno del sistema lavorativo ed educativo, dall’altra emergono anche dei rischi da tenere in considerazione. Francesco Intraguglielmo, fondatore e presidente dell’associazione di studenti Rivoluzioniamo la scuola, ha affermato a tal proposito: “Il punto è che la scuola italiana non è ancora riuscita del tutto ad adattarsi a Google: un esempio è il latino, per cui ormai il 90% degli studenti trova le traduzioni online. Immagina che impatto può avere una tecnologia come Chat GPT su questo modello, ancora basato sulla verifica delle nozioni e non sulla crescita di ragazzi e ragazze”.
Il rischio più grande evidenziato è relativo proprio a salvaguardare quello che è il proprio sistema di apprendimento e la propria produttività personale, e scindere questi fattori per proporre un utilizzo della Chat GPT in modo etico e di mero supporto. Inoltre anche se la Chat GPT viene educata su una vasta gamma di dati di testo potenzialmente infinita, questo non preclude le difficoltà che possono emergere nel comprendere il contesto e portare di conseguenza a generare risposte che potrebbero essere errate o fuorvianti. Uno dei rischi maggiori in questo caso è che i dati raccolti e acquisiti potrebbero contenere distorsioni che di conseguenza si rifletterebbero nelle risposte fornite dalla Chat GPT.
Riflessioni
Se da una parte è (e sarà) inevitabile una crescita sempre maggiore dell’intelligenza artificiale, non solo nel sistema educativo, ma anche in tutti i contesti di vita, è doveroso prestare sempre più attenzione all’utilizzo di questa, così da poter preservare, e far prevalere, le proprie funzioni cognitive. Compito della scuola, così come della società, che diventa sempre più digitale, sarà quello di fornire delle capacità di discernimento critico per garantire le basi per un utilizzo di qualsiasi strumento funzionale, come Chat GPT, in modo etico e consapevole.
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