Le vacanze, in qualunque luogo decidiate di passarle, sono un qualcosa a cui tutti auspichiamo. Che siano di svago o di relax, estive o invernali, tutti puntiamo almeno una volta all’anno a godercele. Su questo nulla ci piove. Per alcuni la vacanza è un must a cui non bisogna assolutamente rinunciare. Per altri non è così fondamentale, ma fanno comunque di tutto pur di farla.
Vacanze ed economia
Negli anni il permettersi o meno una vacanza è diventato sempre di più uno dei principali fattori per osservare l’andamento economico di un Paese.
Impossibile che non abbiate mai sentito la frase “Quest’estate migliaia di persone rinunceranno alle vacanze estive visto il rincaro dei prezzi”, per esempio. Questo significa che sono state, e in parte lo sono tutt’ora, un bene se non di prima necessità, quantomeno vicino a tale descrizione.
Ora la musica sembra cambiata. Non per tutti ovviamente. Ma queste famose ferie a spasso per l’Italia o per il mondo sembrano diventate più un bene di lusso di cui non tutti possono usufruire.
Non è solamente un cambiamento che comporta un decisione del tipo “vacanze no o vacanze sì”. Difatti ciò che si differenzia è soprattutto il contenuto delle vacanze. La durata per esempio. Una ricerca di Confcommercio in particolare afferma che si sono ridotti i viaggi maggiori ai 7 giorni a favore invece di quelle tra i 3 e i 6 giorni. Un altro cambiamento riguarda il budget disponibile durante la villeggiatura. La stessa ricerca menzionata sopra ha confermato che gli italiani sborsano meno rispetto gli anni precedenti durante il periodo vacanziero.
Il calo dei numeri è riportato anche dall’ Istat, il quale afferma che dal 2018 al 2019 c’è stato un calo di viaggi (nazionali e internazionali) di circa 7 milioni.
I motivi
I motivi di queste diminuzioni non stanno nel fatto che non abbiamo più voglia di evadere dalla nostra routine quotidiana. Tutt’altro. Anche perché quest’anno si sono registrati numeri importanti nonostante tutto. Si tratta quasi nella sua totalità di una questione economica, come è facile pensare. Senza ovviamente dimenticare questi ultimi due anni segnati dalla pandemia che hanno visto molte persone riflettere parecchio, per motivi ben noti, prima di decidere se andare in vacanza o meno.
Rialzo dei prezzi post Covid, rialzo dei prezzi dovuti all’inflazione e rialzo dei prezzi dovuti anche al conflitto russo-ucraino sono una combo che, insieme ad altri fattori, ha portato ai numeri che abbiamo elencato sopra.
Quindi, com’era prevedibile, il dio denaro è la principale causa del passaggio delle vacanze da bene disponibile per tutti a bene quasi di lusso.
Chi è più colpito da questi fattori sono, banale a dirlo, le famiglie più numerose. Il 44% circa di famiglie con almeno 3 figli non possono permettersi attualmente una vacanza. Afferma una ricerca condotta da l’Osservatorio #conibambini.
Aiuti
L’estate 2021 si è contraddistinta anche per una serie di misure a favore delle famiglie e non che riguardavano proprio le vacanze. Il cosiddetto “bonus vacanze” previsto dal decreto 34/2020, offriva una bonus appunto fino a 500 euro a coloro che avevano un reddito ISEE inferiore ai 40.000 da spendere in servizi e pacchetti turistici. Insomma, un vero e proprio aiuto economico per agevolare i costi delle vacanze.
Ovviamente vi erano dei paletti, che comprendevano per esempio il numero di persone all’interno del nucleo famigliare e altri, oppure il modo in cui poteva essere speso. Ma nonostante questo è stato un aiuto utilizzato da parecchi cittadini, che come previsto, ha incentivato molti a partire per le vacanze.
Ovviamente l’obiettivo primario di questo decreto era quello di rimettere in moto un settore, quello del turismo, che forse più di tutti aveva patito i danni dovuta dal Covid. Allo stesso tempo questo testimonia il fatto di come le vacanze sono considerate, come detto all’inizio, un bene fondamentale, tanto da guadagnarsi un forte spazio all’interno di una manovra economica del Governo.
In controtendenza
Nonostante i numeri riportati fin qui, non manca di certo chi, nonostante le difficoltà non rinuncia per nulla al mondo alle vacanze. E come fa, potrete domandarvi. Diminuendo i giorni di villeggiatura, come riportato sopra per esempio. Oppure utilizzando metodici più economici per viaggiare (treno anziché auto o aereo). O ancora scegliere i periodi di bassa stagione dove i prezzi tendono a scendere.
Insomma, il motto “cosa fare per una vacanza ora” ha assolutamente una risposta: di tutto.
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