La foresta amazzonica: tra incendi e disboscamenti

Ci sono fatti di cui sentiamo parlare, nei notiziari oppure sui giornali, che sembrano vicende lontane da noi. Sembrano quasi appartenenti a un’altra realtà. La vicenda che sta interessando nell’ultimo periodo la foresta amazzonica è però lontana da noi solamente sulla carta geografica. Ci riguarda tutti come abitanti del pianeta terra, soprattutto a causa degli effetti della catastrofe che lo sta interessando. 

foresta

L’estensione colossale della foresta amazzonica

La foresta pluviale dell’Amazzonia si estende su ben nove stati sudamericani, per sei milioni di km quadrati. È definita da tutti il Polmone Verde della Terragrazie alle sue dimensioni colossali e alla biodiversità presente in questo spazio terrestre. Parte di quest’area è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, mentre l’intera foresta compare come prima delle “Nuove sette meraviglie del mondo naturali”.  

La foresta amazzonica e il suo impatto ambientale

La sua salvaguardia dovrebbe essere tra le priorità assolute, in primo luogo degli enti statali presenti sul territorio, e successivamente anche di tutto il resto del mondo. Quest’area verde è caratterizzata dalla presenza di una grande varietà di animali e piante, unici al mondo. Inoltre, ospita al suo interno anche numerose popolazioni indigeneLa foresta è molto importante per il globo terrestre e per il suo equilibrio.  

Sul sito del WWF possiamo leggere: 

“Se perdiamo l’Amazzonia nessun intervento di rinaturalizzazione potrà mai creare la straordinaria varietà, ricchezza e complessità di una foresta tropicale non violata dall’uomo.” 

Il problema degli incendi

Nonostante l’importanza oggettiva che bisognerebbe attribuire a questa parte del mondo, la situazione attuale è veramente degradante e spiacevoleNel corso del 2020, infatti, la foresta amazzonica ha perso 8.500 km quadrati di verde forestale, a causa dei numerosi incendi che la interessano in questi ultimi anni. Infatti, gli incendi vengono scatenati in modo tale da creare aree adibite alla coltivazione e all’allevamento. Quando però il fuoco divampa, inizia a distruggere km quadrati impressionanti e lascia il devasto alle sue spalle. 

La deforestazione

Un altro fenomeno che contribuisce alla progressiva scomparsa dell’Amazzonia è la deforestazione, messa in atto per la necessità di ricavarne legname e per l’estrazione nelle miniere. Nel 2020, la quantità di alberi persi a causa di questa pratica è stata la più elevata degli ultimi 12 anni. Una situazione che sta degenerando progressivamente, anche e soprattutto a causa della politica dell’attuale presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. 

La posizione di Bolsonaro

Proprio dal presidente brasiliano in carica sono arrivate, nel 2019, le critiche verso l’associazione incaricata di analizzare i dati sulla deforestazione in Amazzonia e di diffonderli. Secondo il presidente, si sarebbe trattato di diffamazione. Bolsonaro si è mostrato sempre poco interessato alle problematiche ambientali. Al contrario, ha sempre mostrato di preferire l’incremento delle attività produttive e agricole. Se la legge tende a salvaguardare un autentico patrimonio dell’umanità come l’Amazzonia, le conseguenze per chi tenta e riesce ad arrecarne danno non sono molto severe. E ciò proprio per volontà delle politiche attuate.  

Il COVID e l’Amazzonia

La pandemia globale, che sta influenzando le vite di tutti noi da due anni a questparte, ha colpito duramente anche questa zona del mondo, già sfortunata di per sé. In Amazzonia ormai un abitante su dieci ha contratto il Covid-19, mentre il tasso di mortalità è aumentato in modo esponenziale e terrificante. La situazione si complica se pensiamo che gli indigenila maggior parte dei quali vive in isolamento dalle zone urbane, non ha modo di ricevere cure adeguateInutile dire che anche in questo caso le politiche del presidente non si sono indirizzate in alcun modo verso l’arginamento di questo problema.   

Nel 2019 

Solo tre anni fa, nel 2019, il presidente Bolsonaro aveva mobilitato le forze armate brasiliane per fermare le fiamme divampate. Nello stesso periodo, il presidente francese Macron e la cancelliera tedesca Angela Merkel avevano espresso la necessità di far fronte all’emergenza ambientale in corso.

La cancelliera ha infatti dichiarato come sia “necessario mandare un chiaro appello per fare tutto quello deve essere fatto affinché la foresta pluviale smetta di bruciare”. 

Bolsonaro, dal canto suo, ha tenuto a chiarire come non fosse giusto imporre nessun tipo di sanzioni, poiché gli incendi accadono in tutto il mondo.  

La devastazione inaccettabile

La profonda devastazione a cui è sottoposta una delle aree maggiormente importanti ed essenziali per il nostro ecosistema non è accettabile nella maniera più assoluta. Dovremmo tutti impegnarci in modo tale da ridurre al minimo i danni provocati da questa tragedia. 


Fonti:  

repubblica.it

it.wikipedia.org

wwf.it

wired.it

fanpage.it

ilfattoquotidiano.it

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