Patrimonio genetico umano: razze, etnie e popoli

Cari razzisti, oggi vi spiegheremo perché siete ignoranti.

Le razze, infatti, non esistono e non sono solo io a dirlo, ma anche la scienza.

Partiamo dall’inizio e, quindi, dalla teoria del giardino dell’Eden (detta anche Out of Africa, come preferite), che è attualmente l’ipotesi più accreditata.

Studi

Gli studi sul patrimonio genetico della nostra specie dimostrano che abbiamo avuto origine in Africa, per poi migrare in tutto il mondo, andando a sostituire le altre tipologie di homo: la nostra variabilità genetica è, infatti, piuttosto ridotta e probabilmente proveniamo tutti da una piccola tribù iniziale.

Anche gli studi sul DNA mitocondriale sostengono questa teoria.

Riproduciamo un attimo la sigla di Superquark e dedichiamoci a una piccola spiegazione sul DNA mitocondriale (mtDNA) e sul suo funzionamento: esso si eredita solo dalla madre e, se la sua mutazione è costante, possiamo utilizzare la differenza tra il DNA mitocondriale di due individui come orologio molecolare, per calcolare il numero delle generazioni che li separano dal loro progenitore comune più vicino in linea femminile.

Eva

Da questi studi, si è scoperto che tutti proveniamo da una donna di nome Eva, vissuta circa 200 mila anni fa e proveniente dal Corno d’Africa.

Vi chiederete: “Ma chi era questa Eva?”. È vero che all’epoca la televisione non esisteva ancora, ma dare vita a tutta l’umanità è comunque impegnativo. Non temete: la scienza ha risolto anche questo dubbio.

La comunità di Eva era composta da circa 20.000 individui soltanto: se avesse vissuto, infatti, insieme a un milione di altre femmine, non sarebbe stato possibile essere tutti suoi eredi.

La linea dei suoi discendenti è l’unica a essere sopravvissuta.

Bisogna anche ricordare che, durante la storia dell’umanità, diversi eventi hanno funzionato come collo di bottiglia evolutivo, decimando, cioè, la popolazione.

Adamo

Abbiamo parlato di Eva. Ma Adamo dov’è? È scappato in Messico?

Ovviamente no. Dato che il cromosoma Y è trasmesso dal padre ai soli figli maschi, è stato possibile individuare anche il progenitore comune di tutti gli individui di sesso maschile.

Le differenze che intercorrono tra gli esseri umani sono solamente sfumature genetiche, causate dall’adattamento all’ambiente. A distinguerci, infatti, c’è una percentuale minima di genoma: ogni popolazione presenta nel suo DNA quasi il 90% della variabilità genetica della nostra specie.

Etnie

Appurato che le razze non esistono, si può parlare di etnie, ovvero di comunità, che stazionano in un determinato territorio e sono caratterizzate da elementi comuni, come la lingua, la cultura, le tradizioni e la memoria storica.

Sento già le voci dei razzisti disquisire di culture sottosviluppate, di come noi siamo migliori di altri, ecc. Ragazzi, state parlando seriamente? Siamo solo nati nella parte fortunata del mondo e non ne abbiamo il merito: va abbastanza a botta di culo, cerchiamo di essere onesti.

La storia dell’umanità è stata caratterizzata dalla presenza di alcuni popoli ricchi e di altri molto più poveri. Siamo tutti esseri umani e dovremmo cercare sempre di migliorarci, invece di godere delle sfortune altrui.

Quindi, magari, evitiamo di sentirci superiori per qualcosa che è caduto dal cielo e che probabilmente non era neve, ma merda di piccione.

Popoli

Niente da fare. Anche se abbiamo modi di vita differenti, viviamo culture opposte e usiamo modi di accoppiarci lontani l’uno dall’altro, nella sostanza rimaniamo tutti uguali. Tutti i popoli sono guidati da gerarchie più o meno simili.

Solo perché uno pascola le pecore e l’altro lavora nella borsa questo non marca la differenza tra due persone. Una cosa però si deve dire. La stronzaggine marca sì la differenza.

E quindi, per concludere, ignoranti e stronzi stanno tutti sullo stesso piano. Una razza unica.

Ignorano l’evidenza e danno aria alla bocca solo per uscirsene con delle battute (che manco fanno ridere) palesemente stronze per riaffermare – in qualche modo che secondo loro ha senso – il loro ego ferito dall’idea che il trader possa essere uguale al pastore.

Alla fine classismo e razzismo sono entrambi partoriti dalla discriminazione.

Conclusioni

Mi dispiace affermare, ancora una volta, per quei pochi che avranno aperto questo articolo nella speranza di vedere confermate le loro teorie, che le razze non esistono.

Tolta la pelle non rimangono che organi uguali tra loro e una massa scheletrica che si differenzia solamente per una casistica in particolare. Sì, sto parlando ancora dei soliti ignoranti.

Essi, vedete, hanno uno scheletro ben definito: somiglia più a quello di un rettile, un bel serpentone che striscia nella bassezza della terra. Solo lì in basso possono vivere bene nella loro ignoranza.

Disclaimer: lungi da me offendere i Signori serpenti.

 


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