Povertà e salute: diseguaglianze sociali odierne

Le diseguaglianze sanitarie: una panoramica globale

La società contemporanea è contrassegnata da disparità di ogni genere. Tra di esse sono importanti le diseguaglianze sanitarie. È ormai risaputo che la ricchezza è in mano a pochissimi, mentre il resto della popolazione globale è relegata nelle classi medie. Nei casi peggiori, ci si trova in situazioni di povertà estrema.  

Un’altra distinzione porta a dividere il mondo in paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo. Nei paesi sviluppati tutti i diritti fondamentali dovrebbero essere garantiti. Esistono opportunità di lavoro, aiuti statali per le persone in difficoltà economica, servizi adeguati ad ogni tipologia di necessità.  

diseguaglianze sanitarie

Per quanto riguarda i paesi in via di sviluppo, la situazione è invece molto differente. Spesso i servizi di prima necessità non sono garantiti. La maggior parte della popolazione vive in condizioni degradate, senza avere la possibilità di migliorare la propria posizione socioeconomica.  

La globalizzazione ha eliminato i confini geografici, ma non è riuscita ad imporre l’eguaglianza. Ci sono battaglie, manifestazioni e lotte continue per i diritti umani. Tra le diseguaglianze più tragiche troviamo quelle che riguardano la salute.  

Non tutti i sistemi sanitari, infatti, offrono la stessa efficienza. Un diritto fondamentale, come quello alla salute, sembra non essere garantito ovunque. Le fasce povere della popolazione, in Italia come all’estero, vengono spesso dimenticate.  

Le conseguenze sulla salute globale a seguito della pandemia  

La pandemia in corso ha sconvolto il mondo intero. Ci ha fatto rendere conto di quanto le nostre certezze quotidiane siano deboli e facilmente sovvertibili.  

Le cronache internazionali si stanno occupando della questione dei vaccini. La lotta tra chi è a favore o contro il vaccino è al centro del dibattito pubblico. Tuttavia, bisognerebbe rendersi conto di quanto l’Italia sia in una situazione privilegiata, a confronto di altre situazioni globali. 

Per qualcuno essere no vax non è una scelta 

Questo spot, di grande impatto visivo e significativo, ci fa rendere conto di quanto vivere in un paese sviluppato sia importante. I privilegi di una persona occidentale sono spesso dati per scontato, mentre è importante ribadire un concetto: viviamo in un paese in cui possiamo permetterci di isolarci nelle nostre abitazioni, in caso di positività al virus. Abbiamo, nel bene e nel male, un servizio sanitario che ci garantisce le cure di base. 

C’è da sottolineare, comunque, come il servizio sanitario pubblico, in Italia come in altri paesi, non sia esente da scandali e situazioni drammatiche. Tuttavia, guardando la situazione nel suo complesso, ci troviamo in una situazione privilegiata.  

Come sostenuto dallo spot, per qualcuno non ricevere il vaccino non è una scelta, ma un dato di fatto. Aldilà delle posizioni contrastanti riguardo il vaccino, in Italia qualsiasi persona che vuole vaccinarsi ha il diritto e la possibilità di farlo.  

La distribuzione dei vaccini a livello globale  

Ciò non accade in tutto il mondo. La distribuzione delle dosi di vaccino, nel resto del mondo, non è equa. Andando a citare le statistiche, solo il 0,3 per cento delle cinque miliardi di dosi complessive è stato assegnato a nazioni in via di sviluppo. Si tratta di una percentuale tragica, anche considerando che il 75 per cento dei vaccini è stato assegnato solamente a dieci paesi. Non c’è bisogno di sottolineare come questi dieci paesi siano i più sviluppati.  

Una soluzione a questa profonda diseguaglianza sarebbe il rilascio di alcune licenze ai diversi paesi, con cui essi sarebbero in grado di utilizzare i vaccini in autonomia, senza la supervisione obbligata da parte dei titolari dei brevetti sui sieri.  

Tuttavia, queste licenze (pur essendo richieste da diversi governi dei paesi in via di sviluppo) non sono state ancora approvate.  

Le diseguaglianze sanitarie in Italia 

Come accennato precedentemente, le diseguaglianze nel contesto sanitario si possono incontrare anche all’interno di una stessa nazione.  

La Costituzione italiana sottolinea come la salute sia un diritto di tutti. Come conseguenza di ciò, nel nostro paese le prestazioni sanitarie sono ad accesso universale e gratuito. Non si fanno distinzioni di tipo sociale ed economico, almeno sulla carta.  

È importante sottolineare come il nostro paese sia disposto ad offrire diversi aiuti statali, consistenti in esenzioni nei confronti delle categorie fragili e in difficoltà economiche. Il servizio sanitario nazionale è pubblico ed a carico dello stato.  

Tuttavia, la crisi economica è la causa di diverse diseguaglianze interne, che si riflettono sulle differenze tra sistemi sanitari delle diverse regioni italiane. Diverse ricerche e rapporti sottolineano come le regioni del sud si trovino in una situazione di svantaggio, rispetto alle regioni settentrionali.  

Sono frequenti i casi di denunce riguardo la malasanità. Spesso al sud le strutture non sono adeguate, in regola e tecnologicamente sviluppate come quelle del nord, dove ci sono finanziamenti di gran lunga maggiori.  

Le diseguaglianze sanitarie in USA 

Per quanto riguarda il contesto statunitense, la situazione sanitaria è molto delicata e complicata. In questo contesto è doveroso esprimere le diseguaglianze che si vengono a creare ai danni della popolazione afroamericana.  

Il movimento di protesta Black lives matter è l’emblema della situazione profondamente tragica riguardo il razzismo dilagante negli USA. La sanità non rimane esente da questa autentica emergenza.  

Dati alla mano, gli afroamericani hanno un tasso di mortalità nettamente superiore rispetto ai bianchi, per quanto riguarda le principali cause di decesso (come i tumori, gli omicidi, le malattie cardiache).  

Gli afroamericani e il Covid

Andando ad analizzare l’emergenza dovuta alla pandemia, è stato accertato che gli afroamericani siano colpiti in modo drammatico dal Covid tre volte di più, in proporzione ai bianchi. Ciò è dovuto alle condizioni di vita, spesso drammatiche, in cui gli afroamericani sono costretti a vivere. Le loro risorse economiche sono spesso insufficienti per assicurarsi un’adeguata protezione dal virus.  

Gran parte della responsabilità di questo è da attribuire al fatto che il sistema sanitario americano non è pubblico, come in Italia, ma privato. Il fatto che la copertura sanitaria non sia universale è, da sempre, fonte di grande dibattito pubblico.  

La privatizzazione del sistema sanitario, infatti, porta inevitabilmente a diseguaglianze nette. Si privilegiano le categorie che riescono a permettersi una completa assicurazione sanitaria. D’altro canto, chi si trova in una situazione difficile non può fare altro che continuare a rimanerci, rafforzando ed ingigantendo i conflitti sociali. 

 


 Fonti:  

filodiritto.com

epicentro.iss.it 

salute.gov.it 

altreconomia.it

wikipedia.org

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