Resistenza e attivismo sono la stessa cosa?

Resistenza e attivismo possono sembrare concetti simili, complementari, li usiamo abbastanza spesso nella vita di tutti i giorni.

In realtà sono molto diversi ed è utile, perciò, capirne e riuscire a discernere la differenza che vi intercorre.

Terminologia

Il termine Resistenza deriva dal latino tardo, resistentia e il significato è un calco dal francese résistance.

Indica dunque, in primis, l’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano.

Nel linguaggio giuridico e sociologico, il diritto di resistenza indica il diritto di opporsi, anche tramite la violenza, ad ogni minaccia o attentato ai diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo da parte del potere costituito – ammesso dalle dottrine politiche del diciassettesimo e diciottesimo secolo.

La Resistenza nella storia

La Resistenza italiana si inserisce nel più vasto movimento di opposizione al Nazifascismo che si è sviluppato in Europa ma ha alcune caratteristiche specifiche.

Fino all’8 settembre del 1943 il Paese rimane alleato del Reich e dunque partecipa alla guerra di aggressione. La Resistenza italiana ebbe dunque modo di svilupparsi solo a partire dall’estate del 1943, dopo il crollo del Fascismo e la stipula dell’armistizio con gli anglo-americani.

Il movimento della Resistenza è animato da forze eterogenee, divise tra loro a seconda dell’orientamento politico e impostazione ideologica, ciò che le univa era però la lotta contro il Nazifascismo.

Le condizioni però in cui si opera sono molto complesse e frammentate.

Dopo molte battaglie, il 25 aprile del 1945 il CLNAI, ossia il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, ordina l’insurrezione generale durante la quale anche i partigiani affluiscono nelle città, si uniscono ai combattenti del Nord e liberano il Nord Italia.

La Resistenza oggi

La Resistenza oggi viene intesa come una lotta ineludibile di salvaguardia dei nostri ideali, dei nostri principi. Dunque, è una battaglia personale, non solo collettiva.

Quando ci sproniamo l’un l’altro alla Resistenza, sproniamo innanzitutto noi stessi per non cadere nella noia, nella paura di non potercela fare durante le nostre lotte quotidiane.

Il concetto di Resistenza è molto importante, dunque, poiché permette di unirci tutti e lottare per un obiettivo comune, che sia l’ottenimento di una legge, il rispetto e la tutela di un diritto inalienabile.

Attivismo

Il termine attivismo può sembrare fuorviante poiché sia la Resistenza che l’attivismo indicano delle forze contrarie che si oppongono a un fenomeno.

Questo termine, infatti, lo ritroviamo all’interno dei manuali di storia: indica una lotta, un’intensa attività in seno a un partito politico od a un sindacato. Gli attivisti desiderano lottare per gli altri, per cambiare il mondo in meglio. Quello che differenzia questi concetti è dunque il fatto che l’attivismo sia mosso da una passione più intensa.

La sfumatura, tuttavia, rimane molto sottile.

Parliamo di Resistenza, ad esempio, quando lottiamo affinché una certa legge o un certo uso non venga imposto obbligatoriamente.

Un fatto che ha scaturito molto scalpore e ha fatto discutere è il caso dell’applicazione dell’schwa.

Propriamente, l’schwa è una vocale centrale neutra che nell’alfabeto fonetico viene indicato con il segno ə. Il concetto di Resistenza può essere applicato all’schwa poiché nel mondo contemporaneo, nella grammatica, molti utenti lo utilizzano come elemento inclusivo – di un genere umano che si definisce non binario.

Punto focale sono le molte discussioni e dibattiti riguardanti l’uso smodato che se ne fa; non tutti, infatti, sono d’accordo. A volte, l’uso di questa vocale è percepito come una sorta di obbligatorietà.

Di fronte all’obbligatorietà e al suo uso forzato interviene dunque il concetto di Resistenza: la Resistenza che ci fa sentire corretti anche all’interno di un discorso politico o di qualsiasi altro genere, dove risultiamo comunque essere inclusivi anche senza l’uso di questa vocale che sta facendo discutere tutto il mondo mediatico e non solo.

Infine

Resistenza vuol dire salvare la propria pelle scappando da guerre e persecuzioni, integrarsi in un paese e lottare poiché tutti abbiano pari opportunità e diritti che caratterizzano un paese civile. Proprio come in una pandemia, la Resistenza è la forza delle persone che lottano affinché i malati possano guarire. L’antidoto a questo caos è il vaccino, la risposta scientifica che la comunità ha saputo mettere in atto in breve tempo.

Oggi

Non è di certo facile distinguere e saper discernere il significato reale di questi due termini poiché gli anni e la storia hanno influito molto sul pensiero umano.

La soluzione interpretativa può essere rappresentata dunque dalla capacità di sapere affrontare ogni situazione in modo singolare, senza farsi influenzare dal pensiero degli altri.

La storia, infatti, ci insegna che i pregiudizi possono essere modificati a seconda delle prospettive che una persona assume.

 


Fonti:

treccani.it

anpi.it

Credits:

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