Cosa non capite del body positive

Oggi parliamo di un argomento frizzante, ma non frizzante normale. Immaginate di mangiare una bustina di quelle caramelle frizzantose che andavano di moda da piccoli e bere subito dopo della Cola…ecco il livello di frizzantezza è quello. Il movimento body positive scatena in certi tipi di persone lo stesso sentimento che si prova a vedere le patatine fritte pucciate nella nutella. 

Che cos’è? 

Il body positive è un movimento sociale, che promuove l’accettazione evidenziando i corpi “non convenzionali” a prescindere da taglia, genere, etnia o abilità fisica. 

Quindi non è proprio “il movimento delle ciccione su Instagram” come molti pensano. 

Il body positive professa l’accettazione di  stessi, in ogni sfaccettatura, il non vergognarsi di sé stessi, anche se si è portatori di “difetti” stabiliti dalla società. 

Sembra bello, ma…

Ovviamente c’è troppa gente che non ha ben capito il punto, tu gli indichi la luna, ma alla fine ti guardano le tette. 

Persone che non capiscono che accettarsi e mostrare il proprio corpo non  il diritto di giudicare, appropriarsi dell’immagine altrui, bullizzare e minacciare. 

Però una cosa positiva c’è, tutte queste persone si preoccupano tantissimo della tua salute. 

Oh, gli può cadere davanti qualcuno giù per le scale della metropolitana, spezzandosi il femore, e non lo degnerebbero di uno sguardo – e se gli rivolgono la parola è per dirgli di soffrire un attimino più in silenzio che sono al telefono. 

Magicamente però se una persona condivide una propria fotografia, si preoccupano tantissimo per te, se sei troppo magra/o, grassa/o, muscolosa/o se i tuoi denti vanno bene, se la tua depilazione è adeguata oppure se il tuo muscolo sternocleidomastoideo si contrae correttamente rispetto al colore dei tuoi occhi. 

L’interpretazione sbagliata del movimento 

La base che molti tendono a dimenticare è il rispetto. 

Se ti piacciono le ragazze plus size, insultare le ragazze taglia 38 non ti fa spiccare, ma fa capire quanto sei coglione e che non hai capito un cazzo. 

Insultare le persone diverse dal tuo “anticonvenzionale” gusto personale, rende solo evidente quanto poco hai capito e quanto poco rispetto hai anche per le stesse persone che rispecchiano il tuo gusto, perché se loro si impegnano a sdoganare e a rimuovere tutti quei vecchi e marci paletti imposti dalla società, se tu poi li riprendi, li ripitturi per riconficcarli nel terreno, allora non hai capito. 

Dobbiamo tutti toglierci dalla testa che il resto del mondo sia lì per soddisfare i nostri sensi. 

Le persone che ci vivono intorno non sono la rappresentazione vivente delle nostre fantasie masturbatorie. 

Volete eccitarvi su qualcuno, va bene fatelo (però non letteralmente che se no si chiama violenza sessuale e non si fa). Ma se al contrario c’è qualcuno che non alimenta le vostre fantasie e non vi piace, nessuno vi obbliga ad insultare o giudicare, e fidatevi che non vi esplodono le gonadi. 

Chi può essere un esponente? 

Chiunque. Letteralmente, proprio perché il body positive vuole che tutti siano accettati. 

Una persona ritenuta canonicamente bella può benissimo essere un esponente e non è una paracula. 

L’idea che per passare il messaggio bisogna essere per forza anticonvenzionali, non fa che rafforzare l’idea che ci sia un’effettiva separazione, quando in realtà non è così. 

Il body positive abbraccia tutti, anche quelli che si mangiano le patatine fritte con la nutella. 

Allora però ti accontenti 

No, nessuno dice che ti devi accettare a orza per quello che sei, tutti hanno il diritto di migliorarsi se ne sentono il bisogno. 

Il punto è il non vergognarsi per come si è, vivendo in libertà e sentendosi sicuri di potersi esprimere. 

Il “miglioramento” così come in ogni altra sfaccettatura della vita è ovviamente contemplato, ma un miglioramento inteso ovviamente verso sé stessi e non per fare stare meglio gli altri. 

Un cambiamento fisico non dovrebbe essere vissuto diversamente dal decidere di iniziare a fare qualcosa che possa ampliare i propri orizzonti a un livello più “culturale”. 

Se si vuole iniziare a leggere un libro, non lo si fa per gli altri, ma per  stessi. 

Se si vuole dimagrire, ingrassare, farsi crescere i peli, depilarsi completamente, rasarsi i capelli o tingersi la barba a forma di Snorlax non deve riguardare gli altri, ma solo se stessi. 

Tutte quelle persone che cerchiamo inconsciamente e disperatamente di compiacere sono gli stessi che ci lascerebbero o ci hanno lasciati con le gambe spezzate in fondo alle scale. 

Quindi la risposta giusta è fare un elicottero mentale a tutti loro, smettendo di guardarsi attraverso gli occhi degli altri. 


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