Russia e Cina: uno sguardo semiserio ai loro regimi

Ehi ciao, ovviamente sto parlando a te. A chi, se non a un annoiato turista del fantastico mondo dell’Internet e dei social networks. Non odiarmi, posso capirlo, ma è per colpa loro se ti sei imbattuto in queste parole scritte da me, è colpa DEI POTERI FORTI (perdonami, sono parole che vanno di moda in questi tempi). Senti: se ho la tua attenzione voglio raccontarti una storia, concreta. In effetti è divertente, questo lo garantisco.

Avrai sicuramente studiato storia, sì dai, la materia più sfigata delle scuole superiori (mai quanto geografia): il racconto parte proprio da qui, quindi tieniti forte e resisti fino alla fine o muori a metà, non mi importa, l’importante è che tu faccia visualizzazioni (risata malvagia in sottofondo).

Guida turistica

Ti ricorderai sicuramente degli studi sul comunismo, delle belle sparate di Marx, di quel simpaticone di Lenin e della mitica rivoluzione bolscevica (che bella la falce, che bello il martello e che bello il COMINTERN). Cosa? I Gulag? Ma no, dai, non ci pensare insomma, sono solo menzogne, i Gulag erano un arcipelago. Credimi e leggi Arcipelago Gulag di Aleksandr Isaevic Solzenicyn, una bellissima guida della Siberia e di una variegata compagine di villaggi turistici. Non divaghiamo, il succo comunque è: che bello, che ehm, che meraviglia!

Plot twist

Colpo di scena! Quanto farebbe ridere se ti dicessi che invece la Russia è governata da uno pseudo fascista? Quali giochi stupendi e colpi diretti che il destino si diverte a creare. Abbiamo tutti un po’ quell’immaginario di Russia uguale U.R.S.S. e comunisti, e invece? E invece no.

Quel simpaticone di Putin, o meglio quel simpaticone di Vladimir Vladimirovic Putin, è un bel dittatore imperituro come non se ne vedevano da un po’, uno della vecchia scuola per intenderci. In effetti, assomiglia a una bella figura mitologica semidivina, che di divino non ha niente. Sono capace anche io di fare il semidio se posso avere licenza di uccidere o arrestare tutti i miei avversari politici, o mandarli in esilio obbligato, cercando comunque di ucciderli con il novichok o con del plutonio.

I Grandi Classici

Cosa? Ancora non ci credi? Senti, ma se invece ti dicessi del doping di Stato? Dai, non dirmi che non ti basta. Dopare come dei cavalli uomini e donne per far fare bella figura al regime davanti agli occhi del mondo: che bello questo Novecento. Come? Ma dai, come fai a non saperlo: anche il buon caro vecchio Hitler aveva organizzato le Olimpiadi a Berlino per far credere quanto simpatici fossero i nazisti e quelle loro belle divise da SS. E Mussolini allora? Mettere la maglia nera alla nazionale di calcio italiana vincitrice del mondiale del 1936.  Se non ti basta ancora, ho anche la guerra, qui proprio andiamo sui grandi classici, quelli intramontabili. Ne prendo una di quelle condotte dalla Russia a guida Putin, la guerra cecena. La classica guerra che sembrava facile: cosa potrebbe mai andare storto al grandissimo esercito russo contro qualche guerrigliero ceceno? Che domande, tutto. Putin alla fine ha vinto la guerra stringendo un accordo con Akhamd Kadyrov, un leader separatista. Che volponesi era accorto che i carri armati, i massacri, i bombardamenti sui civili, gli stupri e via dicendo non gli stavano facendo vincere la guerra.

Eh, ma alla fine che noia parlare sempre e comunque di questo cattivone di Putin: viviamo in Europa, siamo ben contenti di tollerare senza fare nulla l’invasione dell’Ucraina e i bombardamenti sui siriani di Damasco, ehm perdonami, a quelli abbiamo partecipato anche noi europei. A noi importa far bella figura senza non fare proprio niente, la Russia è il classico vicino che va sopportato perché ti fornisce il gas naturale che riscalda le tue bellissime case.

Quelli simpatici

Parliamo di Cina allora. Quel grande e simpatico Stato che sta ancora più a Oriente. Quelli, quelli sì che sono comunisti. Ideologia socialista al potere! D’altronde il loro grande leader Mao ha creato campi di rieducazione culturale. Voglio dire, se eri un professore, diciamo riformista, comunque progressista non bastava. La Cina aveva bisogno di avere solo comunisti convinti fino al midollo che la strada intrapresa dal comunismo cinese fosse corretta, niente ripensamenti o idee diverse, solo comunismo. E poi dai, uccidere o incarcerare qualche dissidente, magari un artista che con le sue opere mette in luce le contraddizioni che ci sono nel grandissimo e bellissimo Paese del dragone merita di morire o di andare in prigione per il resto dei suoi giorni. Poi ammettiamolo, anche Hong Kong e la loro lotta per la libertà e la democrazia, che grasse risate, non è meglio essere tutti comunisti e pensare che il partito e il buon presidente Ping (Cit.)  siano infallibili? In fondo che problemi ci sono? Hong Kong è lontana da qui, sì, era democratica e libera, ma la Cina porta più interessi economici di una semplice città anacronistica.

Che rottura il Tibet e Taiwan

Ma poi, riflettete, pensate alla Cina: è grande e grossa, è inevitabile che qualche Paese intorno a lei con una storia millenaria, una propria cultura, centro di una religione importante come il Buddismo possa darti fastidio. Il Tibet da solo non vale nulla, invaderlo è stata la decisione corretta: dai pensiamoci bene, avere dei monaci non è bello, meglio rieducarli e renderli dei grandi cinesi patriottici. Rimane Taiwan: una piccola isola rifugio di quei maledetti cinesi che non credevano nel Comunismo e che hanno avuto il coraggio di allearsi con l’occidente. Quei maledetti dissidenti.

Infine…

Ammettiamolo in fondo, quanto è bello essere europei e occidentali? Essere portatori di ideali e libertà nel mondo, portatori di luce, almeno fino a un certo punto. Dai, lo sai anche tu che è meglio non far arrabbiare quella superpotenza economica che sta a Oriente, altrimenti son problemi. Vedi? Ti avevo detto che ti avrei raccontato una storia bellissima.

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