Forme di stato: qual è la più democratica?

La forma di stato che possa permettere una buona gestione di un paese è da sempre stata una questione complicata.

Infatti, fin dall’Antica Grecia, molti filosofi e governatori hanno propugnato trattati ed ideologie.

Forme di stato

La maggioranza delle dottrine parla di Stato per indicare i diversi modi attraverso i quali si possano combinare i suoi tre elementi: popolo, territorio e governo.

Lo studio delle forme di governo implica, quindi, solo quella peculiare forma di aggregazione politica che si afferma dal XVI secolo.

Si distinguono due diversi profili: quello che riguarda i governanti e quello che riguarda i governati.

Istituzioni politiche nell’Antica Grecia

Tra il IX e l’VIII secolo a.C. la monarchia patriarcale, basata sul potere gestito dal re, dal consiglio dei maggiorenti e, infine, dall’assemblea dei cittadini, perde progressivamente capacità giuridica a profitto dell’aristocrazia.

Le riforme che si sono susseguite nel corso del tempo sono numerose e riguardano, per esempio, la riforma di Solone del 594-593 a. C. o quella di Clistene del 508-507, che ebbe luogo ad Atene.

Questo personaggio politico promosse la democrazia o meglio, il demosLetteralmente, questo termine indica circoscrizione territoriale, in quel periodo, quindi, la democrazia rappresentò piuttosto una isonomia (cioè un’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge).

In “Politica” di Aristotele compare, invece, la differenza e la visione a confronto delle forme rette e di quelle deviate di governo.

Quelle rette sono: regno, aristocrazia e politia mentre le forme deviate sono tirannia, oligarchia e democrazia.

La monarchia (o regno) viene divisa in tre tipi: quella di Sparta, di natura tirannica e legata alla monarchia dei Barbari; la monarchia dei tempi eroici, ossia quella riferita all’epoca di Priamo e alla Guerra di Troia; infine, la monarchia ereditaria fondata sulle leggi.

La forma di governo che più interessa ad Aristotele riguarda la politia poiché “applica il giusto mezzo” Si tratta del governo retto dalla massa nell’interesse collettivo, ma il termine indica anche una forma di governo mista.

Queste forme miste riguardano l’unione di oligarchia e democrazia, ossia ricchezza e povertà, il censo medio per accedere alle cariche e, infine, uno dei due ordinamenti, prendendo prescrizioni e leggi da entrambe, con la proposta di cariche elettive indipendenti dal censo.

Successivamente, è importante ricordare che in “Repubblica” di Platone, la definizione della giustizia coincide con la migliore gestione di governo della città.

Tale dottrina viene esposta attraverso Socrate che costituisce il personaggio principale dei “dialoghi” platonici.

La forma di governo attuale in Italia

Lo Stato italiano oggi è una repubblica parlamentare.

Il Parlamento svolge un ruolo centrale, mentre il Governo è espressione della maggioranza parlamentare.

Il Governo, perciò, assume pieni poteri solo dopo aver ottenuto la fiducia da entrambi i rami del Parlamento; questo rapporto di fiducia è revocabile in qualsiasi momento.

Crisi di governo

Una crisi di governo si verifica quando il Presidente del Consiglio e la sua squadra di Ministri non godono più della fiducia del Parlamento oppure quando il Capo del Governo si dimette.

Le motivazioni delle crisi di Governo sono moltissime. Ricordiamo: le dinamiche interne di giochi di palazzo e gli accordi fra i vari partiti politici.

Per risolvere le crisi di Governo occorre dunque che ci siano consultazioni delle varie delegazioni dei partiti presso il Quirinale.

L’obiettivo è quello di capire se si possano trovare soluzioni interne o si debba ricorrere al voto popolare.

In caso di accordi rinnovati, il Presidente della Repubblica può affidare l’incarico a:

  • un Governo-bis con uguale Presidente del Consiglio, ma con una nuova compagine di Ministri;
  • un nuovo Presidente del Consiglio scelto all’interno della nuova maggioranza.

Crisi di Governo italiana

La crisi di Governo che ha creato molti problemi in Italia nel 2021, quindi in periodo pandemico, riguarda Matteo Renzi che ha ritirato due Ministre (Bonetti e Villanova) dal Governo Conte-bis.

Il motivo principale è stato il Recovery plan e l’uso diretto dei fondi.

Al di là dei problemi creati dallo Stato, la politica e coloro che governano dovrebbero mettere al primo posto il benessere e la ricchezza dello Stato, eliminando discriminazioni e favorendo uno sviluppo sostenibile.

La forma di Governo vigente in Italia potrebbe permettere tutto ciò se non ci fosse corruzione da parte del mondo della politica.

Inoltre, ci si deve ricordare che una buona forma di Governo è quella che tutela gli animali, così come venivano tutelati e venerati nell’antichità.

 

Fonti:

treccani.it

viverescienzepolitiche.it

politicasemplice.it

wallstreetitalia.com


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