Le gamer-girl non esistono 

Dai, parliamoci chiaro: le ragazze non giocano ai videogiochi, non hanno opinioni valide su questo argomento e non fanno la cacca. 

Perché? Perché avranno pure un cervello, ma mica funziona per i videogiochi: lo sanno tutti che si scioglie, hanno le mani, ma se le metti vicino a una tastiera fanno effetto poli-opposti e si ritrovano poi con le braccia al contrario, tipo pollo arrosto. 

Ah no? Non succede? 

Notizia straordinaria 

In realtà ci sono diverse notizie che potrebbero stupire grandi, piccini e rettiliani. 

Siamo perfettamente abili nell’utilizzo dei videogiochi: li capiamo, ci divertiamo e ci piacciono. 

Non giochiamo per farci notare dai ragazzi, non aspettiamo frementi i vostri cazzi in chat e neppure gli epiteti volgari (visto che parolone epiteti?), mentre giochiamo online. 

Questi esempi sono però quelli più palesi, ne esistono altri e se non vi vengono in mente “vi sblocco un ricordo”. 

Scommetto che vi è capitato 

Quando si sta giocando online è normale alterare i toni, ma avete mai notato che l’insulto più gettonato per una ragazza è puttanaoppure troia e che quando prova a dire la sua si sente rispondere: “Stai zitta!”? Il tutto condito da sonore risate, che neanche a Colorado con tanto di cartello con scritto “Applaudire e ridere. 

È raro trovare qualcuno che faccia notare che questo comportamento è da homo habilis, e sapete perchéPerché altrimenti vieni considerato un simp. Perché, giustamente, se una persona prova a far notare che siete delle teste di cazzo, l’unica opzione disponibile è che voglia provarci con la ragazza, non che magari vi stiate comportando veramente da teste di cazzo. 

Potrei elencarvi altri esempi, alcuni dei quali possono sembrare innocui: “Ma sei una ragazza?”. Potrebbe sembrare una domanda normale, ma quando iniziano a ripeterla ogni volta si sente la tua voce, inizi seriamente a chiederti se stiano facendo un censimento. 

Altri esempi lo sono meno, come “Ma sei figa?”, “Che taglia porti di reggiseno?”. Perché lo sanno tutti che se hai un seno di una certa dimensione, le tue skill aumentano esponenzialmente.  

Sento già le voci di persone indignate dire che non tutti i ragazzi sono così: raga, lo so, non lo metto in dubbio. Conosco tantissimi ragazzi che non sono così, ma non prendiamoci in giro fingendo che il problema non esista: queste persone esistono, così come la gente a cui piace il thè verde.  

A cosa giocano le ragazze? 

Ecco, questa domanda mi ha sempre fatto sorridere, perché non metto in dubbio che ci sia una classifica dei giochi preferiti dalle ragazze, però dai, sai a cosa giocano le ragazze? Alle stesse stra-cazzo di cose cui giocano i ragazzi. Punto. 

Abbiamo preferenze e ci fanno schifo alcuni giochi, ma per l’amor di Cthulhu sdoganiamo quest’idea, cui non pensa nemmeno la nonna alla quale a Natale avevi chiesto il gioco di Dragonball per Nintendo DS, per poi spacchettare Giulia passione cucito. 

Twitch 

Per chi non lo conoscesse, Twitch è una piattaforma di livestreaming, nata inizialmente per videogiochi, ma che poi si è frazionata in tante altre possibilità. 

Ecco, se non avete mai assistito a episodi di discriminazione, qui potete vederli in tutto il loro splendore e no, non è colpa della piattaforma. 

Qui potete trovare una discreta quantità di ragazze che fanno stream e quindi potrete assistere in diretta all’idiozia del genere umano. 

Perché se sei troppo bella, “Allora stai facendo live perché vuoi guadagnare solo grazie al fatto che sei figa”. E allora sei puttana. 

Se sei brutta: “Perché stai a fare live? Sei un cesso, non ti vuole vedere nessuno, lo fai solo perché speri che qualche altro cesso come te ti segua”. Quindi sei sfigata e puttana. 

“Wow, sei bravissima a giocare, ma fai solo questo? Voglio dire non avrai neanche un fidanzato se giochi tutto il giorno”. Allora sei frigida e pure puttana (sì, perché è un insulto che va sempre bene).

“Non sei brava a giocare? E allora che cazzo giochi a fare: voglio dire, io non sono contro le ragazze che giocano, però se fai stream devi essere brava, perché poi è palese che lo fai solo per fare soldi, se non ti impegni neanche a migliorare, puttana”. 

Conclusioni 

Per giocare ai videogiochi non serve per forza chi sa quale motivazione intrinseca: puoi essere bravo, puoi fare schifo, essere bello o brutto. Un po’ come nel sesso. 

 

Crediti: 

Copertina 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *