Bias cognitivi: come evitarli

Prima di evitare qualcosa è indispensabile saper riconoscere e definire ciò da cui vogliamo stare alla larga. Quindi, in questo articolo, partiremo dalla definizione di bias cognitivo per poi analizzare come esso si lega alla contingenza sociale.

Storia del termine

Bias è un termine inglese che significa obliquo e trae origine dal francese provenzale biais. A sua volta, questo termine deriva dal latino, il quale lo ha ereditato dal greco epikarsios. Questa parola, anticamente, era utilizzata nel gioco delle bocce e indicava i lanci storti, che andavano a causare effetti negativi. Nel 1500 il termine bias venne ripreso, ma con un panorama semantico più ampio del termine originale. Infatti, indicava l’inclinazione vista come una predisposizione al pregiudizio.

Che cosa sono bias cognitivi?

I bias cognitivi sono dei costrutti mentali prodotti al di fuori del giudizio critico, che si formano a partire da percezioni errate. In poche parole, sono delle fallacie cognitive che portano alla deriva il sistema critico individuale, andando a obnubilare la razionalità. Questi costrutti prendono vita da concetti preesistenti nella mente, che vengono collegati tramite processi logici falsati. Il bias ricade nella sfera istintiva del cervello, in particolare nella zona ancestrale, il groviglio emotivo del cervello in cui vi è una commistione di paure, principalmente, e delle restanti emozioni.

I bias non sono eliminabili, ma a posteriori si possono correggere.

Le cause

Le cause di queste distorsioni cognitive sono molteplici. Le nostre facoltà cognitive, ogni giorno, vengono messe alla prova da vari fattori, che vanno a influenzare la capacità di scelta di ogni persona, fuorviandola dalla razionalità, intrinseca caratteristica dell’uomo. Vediamo quali sono i principali fattori che influenzano questo processo:

  • esperienza individuale;
  • contesto culturale e credenze;
  • giudizio altrui;
  • schemi mentali;
  • paura delle conseguenze della scelta.

Tipi di bias cognitivi

I bias cognitivi possono essere di diverse categorie, vediamo quali sono e come si manifestano:

  • bias di ancoraggio: è un processo euristico (sostanzialmente prendere una scorciatoia) caratterizzato dalla propensione a prendere decisioni tenendo conto solamente delle prime informazioni reperite;
  • apofenia: si manifesta come processo di percezione di schemi tra dati causali, alle volte totalmente slegati fra loro;
  • bias di conferma: si manifesta come tendenza a fare una cernita delle informazioni, a favore delle convinzioni del soggetto o a sfavore di un ipotetico avversario;
  • bias del senno di poi: è la tendenza a credere di aver previsto un evento, una volta che esso è già noto;
  • bias di risultato: si tratta della rilettura del passato con delle conoscenze acquisite posteriormente che distorcono la visione;
  • bias dei dettagli seduttivi: è la tendenza a reputare convincente un argomento che è supportato da dettagli con informazioni veritiere, ma non collegate all’argomento principale.

Media, politica e società

Questi fenomeni di deriva razionale sono alla base dell’impianto economico della società consumistica. Società in cui le strategie di marketing fanno deviare i processi cognitivi dei consumatori, per convogliarli verso le porte delle varie multinazionali. Ma queste distorsioni cognitive non vengono utilizzate solamente nel commercio, hanno un utilizzo ben più ampio e vanno a creare delle vere e proprie stereotipizzazioni di massa. Campagne politiche e media, data la loro enorme influenza mediatica, vanno a creare dei veri e propri impianti morali, che fanno presa sul processo di formazione dei bias cognitivi. Sono delle vere e proprie strutture ponderate e fatte su misura per andare ad agire sulla sfera irrazionale delle paure istintive di ogni individuo.

Marciare sulle paure e sulle insofferenze delle persone, ponendosi in auge come paladini della giustizia, che combattono per un sistema sociale ideale (tra l’altro, sistema creato da loro stessi e strutturato per rispondere alla concupiscenza dei bisogni morali delle persone che hanno deviato), va a creare un clima ideale per deriva razionale e la perdita, di massa, della capacità critica.

Le conseguenze

Una società basata su pregiudizi e incomprensioni non può fruttare altro che odio. Odio che si riversa sempre su tu tutto ciò che è considerato diverso. Razzismo, omofobia, xenofobia sono solamente il frutto di distorsioni razionali, il risultato di schemi morali costruiti sull’insofferenza generale.

Questo è il risultato della società dello scarica barile, nella quale si vomita odio verso il più debole, per non rigettarlo su noi stessi. Quest’odio è la deriva, la stessa verso cui tende la razionalità se non impareremo a evitare – o almeno correggere – i nostri bias cognitivi.

Ecco spiegati i bias e come si legano alla società. Ora, caro lettore avrai sicuramente un’idea più chiara sull’argomento e ti sarà sicuramente più semplice evitarli.

 

Fonti:

it.wikipedia.org

stateofmind.it


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