Governo comanda color? No davvero, che colore comanda?

Strega comanda color, ah no, scusate non stiamo giocando alla versione per bambini. Per fortuna il Governo ha deciso esattamente di inventare una versione più complessa per adulti e bambini insieme!

D’altronde alla fine si tratta proprio di questo no? Farci giocare tutti insieme. Pensate a quanto sono belle le zone rosse. Tutti insieme in casa: papà, mamma, figli, cane, gatto, Netflix.

Ah no?

Come? Come dite? La zona rossa è piena di problemi? Certo, capisco. Insomma. La linea internet che va e viene, Netflix che non si vede in 4k, generazioni di studenti che hanno perso giorni interi di lezione per la carenza infrastrutturale pubblica e per l’impossibilità di accedere a mezzi informatici come pc o tablet. Certo, è vero, ma cosa potevate aspettarvi?

Le carenze infrastrutturali italiane ormai le conoscono anche i sassi svedesi. Posso comprendere anche la difficoltà di percepire cassa integrazione, i bei vecchi tempi in cui dopo 20 anni si andava in pensione sono finiti! Aspettare la cassa integrazione o CIG o altro è solo un esercizio di pazienza. Però pensateci bene: quando andremo (se andremo) in pensione, ne dovremo aspettare di tempo prima di ricevere i soldi. Dopo che ci siamo spaccati la schiena per 42, 52, 100 anni, vi aspetterete la pensione erogata dall’INPS puntuale? Non capite che la zona rossa è solo una grandissima palestra di esercizio per il futuro? Il nostro Governo non sta facendo altro che prepararci a tutto quello che dovremmo affrontare nelle nostre vite.

La Speranza color arancione

Non dimenticate poi che la zona rossa non è perenne e anche se richiede sacrifici prima o poi arriva la zona arancione, o arancione rafforzata o arancione tendente al rosso.

Si possono fare molte più cose! Per esempio, tutte quelle che si facevano nella zona rossa. Quindi Netflix, smartworking se si è fortunati, attesa a tempo indeterminato di CIG e cassa integrazione rimangono, ma almeno i figli ce li leviamo di torno. Il computer, il tablet, i problemi di linea: dimenticateveli. Tutti tornano sui banchi di scuola, dall’asilo nido direttamente alle superiori: prima, seconda, terza, quarta, quinta.

Che bello, vero? Gli universitari però no. Eh certo, signori, dobbiamo capire che questi giovani privilegiati devono addestrarsi alle difficoltà della vita lavorativa: quindi, perché non fargli perdere subito fiducia nelle istituzioni privandoli della presenza di tutto quel bellissimo laboratorio culturale? È meglio trovare modi per far perdere la voglia a questi ragazzi. Non trovate? Un Paese per vecchi dove quella fastidiosa voce di persone che vogliono certezze per il loro futuro è sopita. Chiariamo che prima non è che fossero molto ascoltati, ma tra avere la zanzara fastidiosa che ti sveglia nel cuore della notte e non averla, tutti noi sceglieremmo la seconda opzione. Anche i giovani stessi farebbero esattamente la stessa cosa, non si ascolterebbero.

Ma poi pensate anche al fatto che in zona arancione si può uscire di casa per una bella passeggiata all’interno del proprio Comune. Pensate alla bellezza di camminare in un bel Paese di cinquemila abitanti vedendo continuamente il vecchio che ti bucava il pallone quando eri bambino e il compagno delle elementari che faceva il bullo. E i rapporti coi vicini? Migliorati terribilmente, l’assenza di socialità ti spinge a perdonare tutti i torti subiti e viceversa. Che cosa meravigliosa questi colori.

Il giallo e il bianco

La prova di resilienza che il Governo ci ha donato poi finisce. Dall’arancione si passa al giallo e poi al bianco, se siete ancora più bravi. Che bello, vero? Cene fuori con amici o fidanzati, tutti a scuola come nell’arancione, tranne ovviamente gli universitari.

Ti dimentichi un po’ di tutte quelle buone pratiche imparate in zona rossa, inizi a sentire di nuovo la speranza, l’economia che si riprende, i soldi dell’Europa. Un sacco di cose belle. D’altronde in zona gialla ti puoi dimenticare dei morti, degli errori, degli imbrogli e di interi anni di sprechi e tagli alla gloriosa macchina pubblica italiana. Del resto, basta dare qualche decina di migliaia di euro ai singoli Comuni spendibili in buoni alimentari per intere famiglie per rendere tutto più bello.

Quei volponi del Governo, però, ci vedono lungo: la zona gialla e bianca dopo un po’ stufano. Tutti questi pensieri al futuro, alle cose che sono emerse e che non vanno bene, al cambiamento, sono cose troppo difficili, troppo pesanti da portare avanti e risolvere. Per questo dopo qualche mese, se va bene, di zona gialla o bianca si arriva direttamente al rosso senza passare dall’arancione. Così si ritorna a tutte quelle buone pratiche di cui abbiamo parlato prima. Non capite tutti che il rosso ci rende migliori?

E infine?

Dimentichiamoci dei morti, della sanità che fatica, dell’aumento della povertà, del divario tra giovani e anziani, di tutti quegli annosi problemi che ci portiamo dietro e che non vale la pena risolvere perché sarebbe troppo difficile.

Governo comanda coloooor…

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